ABBADIA – Una vita spesa per i più deboli, i bisognosi, prima tra i poveri dell’Africa poi tra gli ultimi in America, ed oggi Abbadia sorride per lei, per suor Laura Canali che si è vista omaggiare con un premio dal Comitato lecchese per la Pace e la Cooperazione.
E’ il sindaco Cristina Bartesaghi ad annunciare l’assegnazione alla missionaria abbadiense del riconoscimento intitolato alla memoria di Graziella Fumagalli e Madre Erminia Cazzaniga. Lo riceverà il giorno 8 dicembre, insieme a Pierangelo Ripamonti, nato a Barzago, con la moglie Teresi – Volontari dal 1995 in Perù e suor Dalmazia Colombo nata a Dolzago – Missionaria dal 1963 in Mozambico.
La segnalazione di suor Laura è stata avanzata dall’Amministrazione Comunale di Abbadia con l’appoggio del parroco don Vittorio e del gruppo missionario vicariale di Mandello.
“Suor Laura si occupa dei più poveri, degli ammalati e di quanti sono rimasti senza casa. La ricordiamo con affetto e per quanto ci è possibile la sosteniamo economicamente ma i bisogno sono sempre tanti. E’ sempre una grande ricchezza per noi poterla incontrare nelle nostre comunità quando ritorna tra noi per un periodo di riposo” scrivono dal Gruppo Missionario Le Grigne.
“Ha sempre avuto una grande attenzione alla cultura dei popoli che ha incontrato, preparandosi adeguatamente prima di partire, e questo a me sembra una grande forma di rispetto nei loro confronti e certamente il modo migliore per iniziare a tessere nuove relazioni. E’ questa una bella caratteristica di suor Laura: la capacità di mettere subito gli altri a proprio agio, di ascoltare con benevolenza, di instaurare rapporti calorosi… piccoli gesti come salutare le persone”.
Laura Canali è nata ad Abbadia Lariana il 24 gennaio 1943. Inizia il cammino vocazionale nella Congregazione “Missionarie di Maria – Saveriane” di Parma il 14 gennaio 1968; il 30 ottobre 1977 emette la professione Perpetua nella Parrocchia dei Santi Martiri Anauniensi a Milano.
Parte una prima volta per gli USA ( Worcester – Massachusetts) il 31 maggio 1981 dove studia l’inglese per prepararsi alla missione nella Sierra Leone in Africa. Ritorna in Italia il 28 febbraio 1983 e il 13 luglio 1983 con altre tre sorelle parte per la Sierra Leone dove nel villaggio di Kambia dà inizio ad una nuova presenza missionaria e vi rimane poco piu’ di due anni. Kambia è un villaggio poverissimo lontano dalla capitale e ai confini con la Guinea con alta mortalita’ infantile, con ancora molti poliomelitici e una bassa percentuale di istruzione scolastica.
Dopo un periodo di servizio nella Casa di Parma, parte nuovamente per gli USA l’8 aprile 2010 per la città di Worcester, dove si trova tuttora. Nella piccola comunità ci sono sei sorelle: tre italiane e tre messicane. Esse sono impegnate nell’educazione religiosa dei ragazzi/e americani e ispani (latino americani) della comunità cristiana, e nel volontariato con i più poveri.
“Quando si pensa all’America l’istinto va subito ad una realtà di benessere, di opulenza. La nostra suora vive invece ai margini di questa società sconcertante, piena di necessità e sofferente – ricorda il parroco di Abbadia, don Vittorio Bianchi – E’ al servizio dei più poveri. E’ sempre comunque serena, certa di trasmettere un raggio di lucem un raggio dell’allamre che porta nel cuore verso il Signore Gesù”.