GALBIATE – “A seguito dei continui furti nelle abitazioni e atti criminosi che avvengono nel nostro Comune, nel cuore delle nostre case, ci sembra utile proporre questa iniziativa, già in atto in molti Comuni vicini. Non agire, non proporre idee, non avviare azioni, anche se non ci sono riscontri sulla loro efficacia, non farà altro che mantenere o aumentarne la ricorrenza”.
E’ così che i Cinque Stelle di Galbiate propongono il “Controllo del vicinato” come contrasto ad uno dei fenomeni, il furto in abitazione, che vede la provincia di Lecco ai primi posti in Italia per episodi in rapporto alla popolazione residente.
Un iniziativa che nasce in forma di associazione negli Stati Uniti attorno al 1960. Si diffonde in Europa dagli anni ’80 tramite la Gran Bretagna. Dal 2008 compare in Italia e si diffonde dapprima in vari Comuni della Lombardia.
Nel luglio del 2013 viene fondata a Saronno l’Associazione Controllo del Vicinato con il compito di coordinare gruppi già esistenti o aiutare la costituzione di nuovi in altre città.
Si tratta di un’auto-organizzazione attiva e volontaria tra vicini per controllare l’area intorno alle proprie abitazioni.
“L’attività dei gruppi di Controllo del Vicinato – spiegano dai Cinque Stelle – è segnalata da appositi cartelli che hanno come scopo quello di comunicare a chiunque passi nell’area interessata al controllo che la sua presenza non passerà inosservata e che il vicinato è attento e consapevole di ciò che avviene all’interno della propria area”.
Il programma prevede, oltre alla sorveglianza del territorio anche l’individuazione delle vulnerabilità ambientali e comportamentali che rappresentano sempre delle opportunità per gli autori di furti nelle case.
“La collaborazione e la fiducia tra vicini sono fondamentali – proseguono dal movimento – perché s’instauri un clima di sicurezza che sarà percepito da tutti i residenti (anche da chi non partecipa al programma) e particolarmente dalle fasce più vulnerabili, come anziani e bambini”.
La costituzione di un gruppo avviene attraverso dei semplici ma essenziali passaggi che risultano indispensabili affinché il gruppo risulti organizzato efficacemente ed i giusti canali di comunicazione attivati.
In altri termini, bisogna che si instauri il cosiddetto “ciclo virtuoso” che vede il suo inizio con un’assemblea pubblica che ha lo scopo di far conoscere questa forma di sicurezza partecipata e dovrà portare al coinvolgimento attivo dei cittadini.
“Il programma può essere avviato anche senza la collaborazione con l’Amministrazione ma perderebbe molta delle sua efficacia” per questo i Cinque Stelle chiedono al Comune di farsi promotore dell’iniziativa prevedendo un percorso in passi: analisi e presentazione del progetto alla cittadinanza, della sua organizzazione e delle sue finalità, divulgazione dell’iniziativa tramite stampa, TV, social, atri mezzi… (volantini con spiegazioni…), coinvolgimento della Polizia locale, Prefettura, Carabinieri, ecc… ceazione dei gruppi di controllori volontari e nomina dei Coordinatori; creazione di strumenti digitali (gruppi Whatsapp/pagina Facebook) per la raccolta delle segnalazioni, gestite tramite un “filtro” – Coordinatore; affissione segnaletica / eventuali altri strumenti per la sicurezza.
I vantaggi? “Alza il livello di attenzione della popolazione – spiegano i Cinque Stelle – Aumenta il senso solidarietà, di vicinanza e di fiducia tra vicini, rappresenta un deterrente contro i furti e contro altri comportamenti scorretti (vandalismo, scippi, liti, …), rappresenta una “cella” attiva per segnalare anche altri fattori di rischio ambientale (es: illuminazione mancante/difettosa, segnaletica danneggiata, vandalismi, danni, …). Le Forze dell’Ordine beneficeranno di questa iniziativa e la comunicazione sarà bi-direzionale e cioè, tramite il Coordinatore, anche la popolazione sarà informata sullo stato di un particolare allarme”

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