I reati perseguiti dai carabinieri del comando provinciale di Lecco sono stati 11.924 contro gli 11.229 dell’anno precedente, con un incremento di circa il 6%. L’arma dei carabinieri procede per quasi il 90% dei reati commessi in provincia.
Il dato relativo al numero dei reati complessivamente scoperti registra un aumento pari a circa il 12%, essendo stati individuati gli autori di ben 1.929 episodi delittuosi, contro i 1.714 dell’anno precedente.
Positivo anche il trend relativo alle persone denunciate all’autorità giudiziaria in stato di libertà, che ha superato quota 2.000 con un deciso aumento, posto che nel 2010 furono 1.774. Gli arresti, invece, sono stati 233.
In pratica solo il 16,2% dei reati ha un autore perseguito, con un miglioramento rispetto all’anno precedente quando la percentuale si era fermata al 15,3%.
In materia di stupefacenti sono stati perseguiti 47 episodi (sono state denunciate oltre 50 persone all’autorità giudiziaria ed arrestati oltre 20 soggetti), contestualmente sono stati sequestrati 2,3 chili di droga. Le persone segnalate alla prefettura per uso di stupefacenti sono state più di 140.
Di seguito le operazioni ritenute più importanti dal comando provinciale di Lecco: tra gennaio e marzo, sempre in materia di stupefacenti, il nucleo investigativo ha arrestato sei persone per spaccio (Mallia più altri) sequestrando oltre un etto di cocaina; il 16 febbraio, in provincia di Pavia, i carabinieri della compagnia di Merate hanno arrestato in flagranza 4 rapinatori che avevano appena rapinato una banca. Le indagini erano scaturite dalla rapina commessa ad un istituto di credito di Calco nel novembre 2010; a marzo, i carabinieri della compagnia di Merate hanno arrestato otto persone colpite da ordinanza di custodia cautelare responsabili di aver attivato una rete di spaccio e distribuzione di stupefacenti del tipo “mefedrone” e “marijuana” nei confronti di circa 30 giovani consumatori delle province di Lecco, Bergamo e Como. Sequestrate nel corso delle indagini un’arma clandestina da guerra, 8 etti di “mefedrone” e 4 etti circa di “marijuana”; il 1 aprile, a Casatenovo, i carabinieri della compagnia di Merate hanno tratto in arresto in flagranza per tentato furto aggravato in concorso tre rumeni che poco prima erano sfuggiti ai militari. Inseguiti e catturati, venivano riconosciuti responsabili di furto aggravato ai danni di una ditta. Sequestrati arnesi da scasso e recuperati 1200 chili circa di barre in bronzo, in ottone, in alluminio ed in acciaio inox, oltre a vari attrezzi da lavoro, trapani, levigatrici, avvitatori e 3 pc; a giugno, i carabinieri della compagnia di Lecco, al termine di indagini, hanno arrestato due albanesi dediti a furti in abitazione a Ballabio ed in Valsassina. Le perquisizioni domiciliari operate nelle abitazioni dei due arrestati consentivano di recuperare numerosi arnesi da scasso, monili in oro, computer, orologi ed altra refurtiva; a fine agosto, i carabinieri della compagnia di Merate traevano in arresto due persone, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, responsabili di alcune rapine in banca in Lombardia tra cui quella di Calco del novembre 2010. Nel corso di perquisizioni venivano sequestrati una pistola calibro 9×21 e numerose munizioni di diverso calibro; tra settembre ed ottobre, i carabinieri della compagnia di Merate traevano in arresto cinque persone in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, membri di un sodalizio dedito a rapine in banca nelle province di Lecco e Bergamo; a dicembre, i carabinieri del nucleo investigativo e della compagnia di Merate notificavano un’informazione di garanzia nei confronti di sette componenti di un nucleo familiare calabrese. Tutti sono indagati in merito a un attentato incendiario e una missiva di minacce, contenente un proiettile, rivolti al sindaco di Oggiono, Paolo Roberto Ferrari.
Sul fronte dell’attività preventiva e del controllo del territorio, sono stati svolti oltre 16.000 servizi perlustrativi e di pattugliamento con una media di circa 44 pattuglie al giorno distribuite su tutta la provincia. A ciò si aggiungano i carabinieri di quartiere che hanno svolto circa 800 servizi lungo le vie ed i borghi del capoluogo, interpretando quella funzione di polizia di prossimità concepita e attuata in favore degli esercenti e dei cittadini.
Sempre sul fronte del controllo del territorio, è concreto l’incremento di persone e mezzi controllati rispetto al 2010 (+ 15%). in effetti, durante il 2011 sono state controllate oltre 104.000 persone e 78.000 autovetture.
Molti ed onerosi sono stati i servizi di ordine pubblico che l’arma ha svolto nel capoluogo ed in tutta la provincia per eventi che riguardano le partite di calcio (a cominciare da quelle del Lecco fino alle minori categorie), le sagre, le feste di paese, gli scioperi, le agitazioni sindacali ed ogni genere di manifestazione. in tale ambito, nel corso dell’anno sono stati impiegati oltre 750 militari.
Parallelamente, si è operato in maniera incisiva anche sul fronte delle misure di prevenzione, strumento che si ritiene di primaria importanza per inibire e contrastare le azioni criminali. notevole l’aumento di proposte che si è registrato rispetto all’anno precedente: 52 di avviso orale ed 11 di sottoposizione alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno (nell’anno 2010 erano state rispettivamente 21 le prime e 3 le seconde).
Intensa anche l’attività nel settore del controllo alla circolazione stradale, con 3.035 contravvenzioni elevate (nel 2010 furono 2.640); aumentato, verosimilmente in coincidenza con l’incremento dei controlli operati, anche il numero di patenti ritirate, passate dalle 383 del 2010 alle 481 del 2011.
In materia, si riscontra un numero di incidenti stradali rilevati in linea con l’anno passato, pari a 588.
Infine è cresciuto lievemente anche il numero degli interventi per soccorso alla popolazione, passati dai 322 del 2010 ai 357 del 2011.