Fallimento Omega Costruzioni, lecchese sceglie il processo

Tempo di lettura: < 1 minuto

Accusati in tre di bancarotta fraudolenta per il fallimento dell impresa meratese Omega Costruzioni, in due hanno scelto di patteggiare mentre il terzo, un imprenditore lecchese con azienda in via Bergamo. ha voluto essere processato e la prima udienza sarà il prossimo 10 maggio.  Gli accusati erano stati amministrati della società in epoche diverse.

Così Roberto Tizzoni ha concordato con il gup Massimiliano Mercaldo una condanna di due anni e due mesi e Maurizio Locatelli una pena di un anno.

La vicenda ruota intorno a ingenti somme di denaro sparite dalla liquidità dell’azienda e precisamente 301mila euro dalla cassa, e 734mila dai conti correnti. L’accusa sostenuta dal sostituto procuratore Paolo Del Grosso, ritiene i tre amministratori responsabili degli ammanchi che avrebbero dato il colpo di grazia all’impresa già indebolita dalla crisi del settore edile.

In aula del tribunale di Lecco, ieri lundì, c’era anche l’avvocato Richard Martini che cura gl’interessi dei numerosissimi creditori, il cui elenco è stato stilato dal curatore fallimentare, il commercialista Cesare Sala.
Il giudice ha stabilito che i risarcimenti di costoro saranno trattati in altra sede.