No Tav Lecco: continua la mobilitazione, il 26 un concerto

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LECCO – Continuano le iniziative promosse dal Comitato No Tav Lecco e Arci Lecco, per sensibilizzare la cittadinanza sulla questione dell’alta velocità in Val Susa. In particolare, sabato 26 maggio, il gruppo ha organizzato un concerto nell’area dell’ex Piccola (piazza del Mercato) con inizio alle ore 20.

Si alterneranno sul palco diverse band: LA MISERICORDIA  (Djset from Lecco), WATER TOWER (skacore from Brianza), 32ESIMO(tributo ai Nomadi from Lecco ) e  VINTAGE VIOLENCE (rock from Lecco ).

Durante la serata interverranno varie personalità ed esponenti delle realtà lecchesi che hanno promosso ed organizzato l’evento nonchè saranno presenti banchetti e stand informativi  NoTav, NoTem, NoCava.

Sarà inoltre predisposto un servizio ristoro: l’iniziativa, infatti,  ha lo scopo sia  di informare e sensibilizzare la cittadinanza sulla tematica che di raccogliere fondi a sostegno del Comitato NoTav Val di Susa.

“Il percorso intrapreso delle Associazioni e delle Realtà che hanno deciso di organizzzare queste iniziative  è iniziato alcuni mesi fa – spiega Alessandro Marcucci, segretario provinciale Giovani Comunisti Lecco –  a seguito della manifestazione di febbraio 2012 in Val susa che ha visto al partecipazione di più di 75000 cittadini italiani pronti a dare solidarietà alla popolazione della Valle. Molti cittadini lecchesi hanno partecipato. Gli esiti della manifestazione  sono stati l’espropriazione di ulteriori parti del territorio valsusino.  Lo scopo delle iniziative che andremo ad organizzare è  quello di  informare e sensibilizzare la cittadinanza  sull’ utilità sociale, l’impatto ambientale, i costi dell’opera TAV. Al concerto  del 16 maggio vi sarà la presenza di gruppi e realtà territoriali che stanno portando avanti sul nostro terriotorio delle battaglie civili  che, come per chi è cittadino attivo contro la TAV,  consistono nel cercare di arrestare gli effetti della logica del profitto a tutti i costi e fine a sè stesso a scapito delle esigenze della collettività. Durante l’assemblea del primo giugno, partendo dalla situazione della Val Susa  verranno anche approfondite  tematiche  relative alla  gestione della cosa pubblica (es: situazione dei trasporti per i lavoratori pendolari) e del significato di Stato Sociale”.

Quella del Comitato No Tav  Val di Susa e quella del gruppo Indignati No Cava Civate  – prosegue Sergio Valsecchi, coordinatore Indignati No Cava Civate – sono due storie diverse  di cittadinanza attiva  a difesa della dignità e dell’identità di due territori differenti che sono accomunate da cause ed effetti simili:  le  azioni prepotenti ed irrispettose di chi mette il denaro in primo piano  deturpando beni ambientali e culturali ed utilizza varie strategie di propaganda per mettere in cattiva luce chi si oppone a questo tipo di logica quale  l’arma del ricatto  occupazionale o della minaccia terrorista. E’ importante informare e sensibilizzare la cittadianza su come  la legge del profitto a tutti i costi possa cambiare  gli assetti e gli equilibri ambientali, sociali, culturali di un territorio”.

“Il Comitato parteciperà alle iniziative in quanto gruppo formato da cittadini attivi che si impegnano nella difesa dei Beni Comuni – è Alberto Bonfanti a spiegare la presenza del Comitato H2o Pubblica e Beni Comuni Lecco alla manifestazione – la costruzione della Tav implica infatti un forte dispendio di denaro pubblico che potrebbe essere invece impiegato nella costruzione di acquedotti ed infrastrutture utili a  tutta la comunità  grazie alle quali si potrebbero evitare anche le privatizzazioni delle risorse naturali che sono ultimamente in atto.

“In Val Susa ci sono molti Circoli Arci che all’interno dell’Asociazione più volte hanno portato la propria testimonianza rispetto a ciò che i cittadini della Valle stanno subendo – conclude gli interventi il presidente del Comitato Provinciale Arci Lecco, Davide Ronzoni – L’Arci, a livello nazionale,  ha da subito sostenuto la lotta No Tav, anche grazie alla portata non solamente italiana ma anche euroepa della questione. In un contesto di forte crisi economica e sociale con la disoccupazione in costante crescita,  si vuole chiedere  alla popolazione lecchese di riflettere sull’utilità di investire in un’opera che tutti i dati dicono servire sempre meno. Come può essere tollerata la militarizzazione della Valle? Quali sono i costi per questa azione anti costituzionale portata avanti dal governo? All’assemblea del primo di giugno ci saranno  Nicoletta Dosio della Segreteria di Rifondazione Comunista e Carla Mattioli, ex Sindaco Avigliana del PD:  queste due persone fanno  entrambe parte di partiti e liste civiche che in Val Susa sono anche  espressione del movimento  No Tav; è importante che si apra il più possibile la discussione, l’invito a partecipare è per tutta la cittadinanza lecchese. L’uso strumentale del terrorismo sia per dare un’immagine più forte di quello che è vale anche per gettare discredito e distruggere i movimenti di cittadini che in modo democratico ed attivo protrestano contro gli interessi di profitto che stanno alla base della Tav”.