LECCO – Continua il dibattito sulla contestata targhetta commemorativa dei 16 ufficiali repubblichini uccisi dai partigiani nei giorni della liberazione dal nazi-fascismo. Ora nella discussione ha deciso di intervenire anche Lamberto Bodega, capogruppo della neo formazione “Gruppo d’azione per la rinascita”, che ha scelto il nostro giornale on-line per spiegare la sua posizione attraverso una lettera:
“In occasione del Consiglio Comunale di lunedì 21 maggio, durante il quale si discuterà ancora una volta della mozione relativa alla “lapide” di Via Pascoli che ricorda la fucilazione di 16 soldati della Repubblica sociale italiana mi permetto, visto che non potrò essere presente, di esprimere la posizione del “Gruppo d’azione per la rinascita”.
La mia assenza, così come quella del Cons. Locatelli, è dovuta in particolare ad impegni lavorativi precedentemente presi, ai quali purtroppo si aggiunge un insofferenza sul modo di condurre la discussione su un argomento che trasuda solo una grande strumentalizzazione da parte di alcune componenti della maggioranza che oggi governa in Comune a Lecco.
La nostra città è attanagliata da una serie di problemi, quali il lavoro, la sicurezza, il disagio sociale, le nuove imposte, i parcheggi, le strade,
ecc. che sì meriterebbero un’attenzione cosciente e responsabile da parte del Consiglio Comunale, invece no!
La targa commemorativa, il suo spostamento: questo è ciò che pare essere il peggiore dei mali della nostra città!
Comunque, per tornare ad un confronto dialettico e in considerazione del fatto che ancora oggi non è stata fatta chiarezza storica del fatto, desidero esprimere lo stupore per questa polemica mai sopita, il che testimonia come la tanto conclamata pacificazione non sia ancora acquisita nell’animo e nella mente di chi, facendo tra l’altro politica, dovrebbe avere comprensione e tolleranza come requisiti fondamentali.
Se a distanza di oltre mezzo secolo ancora si discute della collocazione, tra l’altro in un luogo non scelto a caso, ma perché teatro della fucilazione, di un segno che ricorda delle vittime, vuol dire che l’astio e il rancore continuano a ispirare le finte ideologie del 3° millennio!
E spiace che questo avvenga a Lecco, città della Resistenza e dei partigiani, che dovrebbe esser culla del dialogo e nemica della vendetta!
Qui non si tratta di mettersi delle medaglie o delle casacche, ma di testimoniare la maturità storica e civile di una comunità educata e vissuta nel segno della democrazia!!!”
Lamberto Bodega
Capogruppo Gruppo d’azione per la rinascita