Il Consiglio Comunale si discute degli episodi di violenza sul viale Turati
Il centrodestra sollecita il Comune. Il vicesindaco Piazza assicura: “Stiamo mettendo in campo tutti gli strumenti possibili”
LECCO – “La sicurezza non ha colore politico, l’amministrazione non sta agendo come se fosse la risposta di un’appartenenza politica, questo è un tema che riguarda ancor più di altri ogni singolo cittadino e il Comune non sta a guardare, stiamo mettendo in campo tutti gli strumenti che la legge ci consente, prendendo la nostra parte di competenza, lavorando di concerto con le altre autorità che hanno in capo altri pezzi di responsabilità”.
Risponde così Simona Piazza, vicesindaco e assessore alla Polizia Locale, alle sollecitazioni arrivate al Consiglio comunale di lunedì sera sulla situazione riguardante in queste ultime settimane Viale Turati, dove sono stati segnalati episodi di violenza con giovani protagonisti. Nelle scorse ore, proprio su questo argomento, abbiamo pubblicato la lettera di alcuni genitori (leggi qui) esasperati e fortemente preoccupati dalla situazione del quartiere.
“Si respira aria di paura – ha spiegato Peppino Ciresa, consigliere comunale e storico commerciante del rione che ha raccontato anche l’episodio di un anziano minacciato. “Tutto questo accade sul viale Turati”.
L’interrogazione al Comune
Ciresa, insieme al consigliere Giacomo Zamperini, ha presentato un’interrogazione in municipio per chiedere conto delle azioni messe in campo dall’amministrazione comunale. “E’ una situazione esplosiva – ha spiegato Zamperini – cittadini e negozianti non ne possono più, anche l’oratorio ha chiuso ma chi non dovrebbe starci entra comunque scavalcando. Risposte concrete finora sono state poche. Cosa stiamo aspettando ad intervenire?”
Lo stesso consigliere di Fratelli d’Italia aveva fatto un sopralluogo nei giorni scorsi sul viale, “sono stato circondato da un gruppo di ragazzi che mi ha fotografato. Mi sono esposto personalmente, con tutto quello che ne consegue, mi auguro che ognuno faccia però la propria parte. Sono pronto a tornare sul viale Turati e fare un presidio di legalità, anche da solo se necessario”.
L’interrogazione dei due consiglieri parte dai fatti di fine luglio, quando viale Turati e il sagrato della chiesa dei Capuccini si era trasformata nel set di un video del rapper Baby Gang, tra assembramenti non autorizzati di giovani e lo sparo di alcuni razzi in strada. Un video pubblicato qualche settimana dopo nel quale venivano mostrate anche delle armi.
“Vorremmo capire con chi abbiamo a che fare – è intervenuta il capogruppo della Lega, Cinzia Bettega– se ci sono minorenni, se sono italiani, stranieri e se stranieri se sono di seconda generazione e soprattutto tra quanti di questi giovani sono di Lecco e in carico al Comune”.
C’è “Baby gang” ma non ci sono baby gang
“Bisogna fare una distinzione – ha spiegato il vicesindaco Piazza – al momento la Questura ci dice che non accertate baby gang attive a Lecco, ci sono invece gruppi di ragazzi che si ritrovano in alcuni spazi della città, come Piazza Affari e Viale Turati, e non hanno sempre un atteggiamento consono e corretto. Altri giovani si radunano attorno alla figura di Baby Gang che è il nickname usato da questo rapper, che ha un potere di attrattiva su altri giovani, alcuni giovanissimi, sia stranieri che italiani senza alcuna situazione di disagio alle spalle. Alcuni sono di Lecco altri arrivano da fuori città rispondendo alla ‘chiamata’ per realizzare dei video”.
Tra questi giovani, ha spiegato il vicesindaco, “ci sono alcuni soggetti violenti di età più grande, nei confronti dei quali sono in corso delle indagini delle forze dell’ordine con il supporto anche di nuclei speciali di Milano. Stanno facendo il loro lavoro nel riserbo affinché possano essere accertati i reati commessi e come allontanare queste persone dalla città”
Nei giorni scorsi, lo stesso vicesindaco si è recato in Piazza Affari con il prefetto, sul viale Turati e alla chiesa dei Cappuccini insieme al sindaco: “Abbiamo parlato con padre Gabriele – ha raccontato Simona Piazza – e condiviso la necessità di avvicinare i giovanissimi di questi gruppi per evitare che si facciano condizionare dai violenti”.
Oltre un centinaio di provvedimenti
“I controlli delle forze dell’ordine sono stati intensificati – ha fatto sapere Piazza – con il coordinamento della Prefettura e il supporto della nostra Polizia Locale, sono state effettuate verifiche su alcuni bar e cercheremo di garantire un presidio costante delle zone interessate”.
Da giugno, ha reso noto il vicesindaco, la Questura ha emesso 73 avvisi orali, 34 fogli di via ed emesso 15 Daspo nei confronti di altrettanti soggetti per questioni di ordine pubblico.
“Nessuno ha la bacchetta magica” ha aggiunto Piazza annunciando interventi variegati e differenziati per zona, dall’incremento di telecamere già effettuato agli straordinari della Polizia Locale durante l’estate, l’ordinanza anti-alcol scaduta a inizio settembre, la recente firma del protocollo stazioni sicure e la mobilitazione di un unità di strada contro le dipendenze, progetti di educazione contro la droga nelle scuole e la riattivazione di alcune aree della città con eventi e iniziative, “per sottrarre territorio” al degrado. Atteso infine il regolamento di Polizia Urbana in materia di decoro urbano.