Soccorso Alpino, il volontario e giornalista Lozza chiede le dimissioni del Presidente Vitali

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Franco Lozza
Franco Lozza

“Il Soccorso Alpino Lombardo ha bisogno di una nuova leadership con figure nuove e autorevoli”

Lozza pare sia stato sospeso con l’accusa di aver speculato, approfittato e utilizzato la qualifica di volontario per finalità connesse alla sua attività lavorativa

LECCO – Franco Lozza, storico volontario del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Lombardo e reporter per la Rai, ha sollevato una serie di critiche nei confronti della leadership dell’organizzazione, chiedendo pubblicamente le dimissioni del Presidente regionale Luca Vitali. Le dichiarazioni di Lozza, sebbene forti, puntano a denunciare quello che egli descrive come un clima di “burocratizzazione” all’interno del Soccorso Alpino Lombardo.

In una lettera inviata alla stampa, Lozza fa riferimento a un recente incidente mortale con tuta alare, episodio che ha visto anche l’intervento del Soccorso Alpino mentre lo stesso Lozza lo ha seguito come giornalista Rai. Lozza sottolinea di aver rispettato rigorosamente i criteri del diritto di cronaca durante la realizzazione del servizio, che è stato trasmesso sulle reti Rai. “Ho realizzato – scrive – un servizio andato in onda sulle reti Rai del servizio pubblico, rispettando i criteri del diritto di cronaca”. Lozza nella sua missiva scrive di “essere stato accusato dal Presidente Vitali e sospeso da tutti i miei diritti di volontario, per aver (a suo dire) speculato, approfittato e utilizzato la mia qualifica di volontario per finalità connesse alla mia attività lavorativa (il servizio pubblico) e aver quasi estorto una intervista al Capostazione”.

Lozza afferma che la sospensione e le accuse rappresentano un attacco alla libertà di parola all’interno dell’associazione nei confronti di chi osa esprimere opinioni critiche. Nella sua lettera, egli accusa Vitali di aver creato un clima di paura, sostenuto da un uso eccessivo di risorse legali per ammonire e sospendere i volontari.

Lozza, che ha contribuito con decine di servizi televisivi gratuiti per la visibilità del Soccorso Alpino durante i suoi 38 anni di volontariato, esprime preoccupazione per la perdita della relazione umana che dovrebbe essere alla base dell’organizzazione. Egli critica la dirigenza per essersi allontanata dai valori fondanti del Soccorso Alpino, diventando sempre più burocratica e arrogante.

Infine, Lozza sottolinea la necessità di un cambiamento nella leadership del Soccorso Alpino Lombardo, auspicando l’arrivo di figure nuove e autorevoli che possano ridare slancio e autenticità all’organizzazione. Lozza ritiene che senza un rinnovamento, l’associazione rischia di perdere la sua essenza e la sua capacità di servire efficacemente la comunità. “Il Soccorso Alpino Lombardo – scrive – ha bisogno di una nuova leadership con figure nuove e autorevoli, per evitare la nostra dissoluzione facendo finta che tutto va bene quando non è così”.

L’intervento di Franco Lozza ha sollevato un dibattito significativo all’interno e all’esterno del Soccorso Alpino, richiamando l’attenzione sulla gestione e le dinamiche interne di un’organizzazione fondamentale per la sicurezza e il soccorso in montagna. Resta da vedere come la dirigenza risponderà a queste critiche e quali azioni verranno intraprese per affrontare le preoccupazioni sollevate.