Parte domenica 31 Agosto nelle ville e nei parchi più belli della Brianza la programmazione di teatro per le famiglie della 28ma edizione de L’ultima luna d’estate, il festival teatrale a cura di Teatro Invito e Piccoli Idilli realizzato in collaborazione con il Consorzio Brianteo Villa Greppi. La sezione che pensa ai più piccoli rappresenta un vero e proprio festival dentro il festival.
Nella stessa giornata va in scena anche in prima nazionale alle 21.00 al Monastero della Misericordia di Missaglia la compagnia modenese Teatro dei Venti (Premio Ubu 2019 alla scenografia di Moby Dick) con lo spettacolo Non una grande storia e, a Casatenovo, presso Villa Mariani (via don Buttafava 54), dalle 10.00 alle 20.00 in più repliche sarà possibile partecipare a L’imbarazzo dell’infinito, esperienza per spettatore solo, una produzione Officine Papage ispirata al racconto L’uomo bicentenario di Isaac Asimov: un viaggio alla scoperta del proprio mondo interiore, scritto da Mariagiulia Colace e interpretato da Marco Pasquinucci.
Teatro per tutti. A Osnago, alle 11.00, presso la Villa De Capitani (via Trento 1; in caso di pioggia Spazio De Andrè, via Matteotti) va in scena lo spettacolo itinerante tout public InNaturale, una produzione Scarlattine Teatro per la regia di Emanuela Dall’Aglio: una passeggiata poetica per tutte le età per avventurarsi alla scoperta di creature fantastiche, lungo un viaggio misterioso che svela la presenza di animali immaginari. A Missaglia, alle 16.30, presso il Monastero della Misericordia arriva il Teatrino dell’Erba Matta con Il gatto dagli stivali, di e con Daniele De Bernardi, che diventa uno spensierato cantante di valzer e filastrocche, mentre un gatto in gommapiuma ne combina di tutti i colori, per portare in scena, usando varie tecniche del teatro di figura, la celebre fiaba di Perrault.
Sempre al Monastero della Misericordia di Missaglia, alle 21.00, da un’idea di Vittorio Continelli, attore, e Stefano Tè, regista, Non una grande storia del Teatro dei Venti va in scena in prima nazionale. Una storia di immigrazione, lavoro, famiglia, malattia, che ambisce a raccontare il restringimento degli spazi di libertà individuali che abbiamo vissuto nel corso degli ultimi decenni attraverso il racconto del protagonista Omar, che, pur narrando e incarnando una storia di piccoli eventi quotidiani e comuni, riesce a fotografare meglio di chiunque altro la complessità dello stare al mondo nel tempo che stiamo vivendo.
L’ultima luna d’estate 2025 è realizzato con il sostegno di PortAverta, fondo finalizzato al sostegno di progetti e iniziative di utilità sociale nel territorio della provincia di Lecco, con Fondazione comunitaria del Lecchese; ITAS Assicurazioni, Acinque, Marco Redaelli e associati, Redaelli Auto, Spazio Tecnico, Nuove ricerche d’habitat ed ElectroAdda.
Info biglietteria al seguente link.

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