Lecco in lutto:
è scomparso il dottor Giacomo Dodesini

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La moglie Angela, il nipote Carlo e il dottor Dodesini

LECCO – Lecco piange il dottor Giacomo Dodesini scomparso ieri, venerdì, a causa di un male incurabile, all’età di 81 anni. Stimato Pediatra Dodesini era nato a Romano di Lombardia in provincia di Bergamo l’8 novembre del 1931.

Dopo la laurea in Medicina ottenuta nel 1958 sono seguite ben quattro specializzazioni: Malattie Infettive, Igiene, Cardiologia e Pediatria. Nel 1965 si trasferisce a Lecco insieme alla moglie Angela dalla quale ha tre figli: Marco, Fabio e Lucilla che lo fanno diventare nonno per ben 7 volte.

Impossibile contare il numero di piccoli e piccolissimi lecchesi che nel corso degli anni hanno varcato la soglia del suo storico ambulatorio di Pediatria situato in via Carlo Cattaneo. Allievo del dottor Zanini (il cui figlio Rinaldo è attualmente direttore del dipartimento materno infantile presso l’Ospedale di Lecco) il dottor Dodesini prima ancora di diventare Primario all’Ospedale di Lecco, lo è stato a Oggiono, Garbagnate Monastero e Bosisio Parini. Autore di numerose pubblicazioni per alcuni anni è stato anche docente al San Raffaele di Milano.

La macchina per la fototerapia inventata e usata per curare l’ittero neonatale

A lui si devono due grandi invenzioni: quella di aver istituito per la prima volta in Italia il primo Day Hospital e la seconda, decisamente più importante sotto l’aspetto medico-scientifico, è stata quella di aver inventato un’apparecchiatura in grado di curare l’ittero neonatale. Fu infatti nel 1966 che il medico bergamasco chiese a un amico elettricista di realizzare un’apparecchiaura per la fototerapia. L’invenzione venne sperimentata su 33 neonati con risultati sorprendenti, ma ancor di più lo furono quelli successivi, perchè si arrivò a ridurre drasticamente le exsanguinotrasfusioni da 3 alla settimana a 4 – 5 all’anno. Fu una scoperta e nel contempo una soluzione rivoluzionaria che tutt’oggi viene utilizzata per curare l’ittero neonatale.

Il dottor Dodesini conclude il suo servizio all’ospedale di Lecco nel 1998, rimanendo tuttavia in attività come libero professionista. Poi purtroppo gli viene diagnosticato un tumore, malattia che lo costringe a ritirarsi dall’attività lavorativa. Ad aggravare la situazione negli ultimi periodi è stato il morbo di Parkinson che ha debilitato ulteriormente il dottor Dodesini portandolo sul letto di morte venerdì pomeriggio alle 15.15.

Il dottor Dodesini con il nipote Giacomo

“Papà era un ‘onnivoro’ di tutto ciò che riguardava la cultura – ricorda il figlio Fabio – in particolar modo apprezzava l’arte contemporanea e quella Sacra. Indimenticabile la sua infinita collezione di statue di devozione casalinga quasi tutte poste sotto campane di vetro, con immagini di Gesù, Maria e Santi fatte di cera, tessuto ricamato, carta, legno scolpito e dipinto, vetro, terracotta; collezione prestigiosa dalle quale ha tratto spunto per realizzare un primo libro. Poi ne è seguito un secondo, dedicato ai presepi, altra sua passione, che lo ha portato a realizzarne uno bidimensionale fatto interamente di carta”.

Quando chiediamo al figlio Fabio di ricordare il dottor Dodesini nella veste di padre, dolore e commozione strozzano le parole: “E’ stato per tutti noi un esempio e una guida morale”.

I funerali del compianto dottor Dodesini si terranno lunedì nella Basilica di Lecco alle ore 10.45.