Addio al porto delle Caviate? il sindaco: “Resta un obiettivo”

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il sindaco Virginio Brivio

LECCO – Se ne parlava da più di vent’anni e lunedì si è messa la parola fine, almeno per ora, al progetto del porto delle Caviate: il Consiglio Comunale ha infatti affossato il project financing aperto nel 2005 dall’allora amministrazione Bodega “bis” con l’impresa Salice spa e abbandonato dalla stessa azienda dopo un lungo e travagliato percorso.

Sul progetto ha infatti pesato il “no” di Regione Lombardia che nel 2008 ha valutato negativamente la compatibilità ambientale dell’opera e prima ancora, nel 2006, ad evidenziare criticità era stata la Soprintendenza per i Beni culturali e paesaggistici; un “ecomostro” come è stato definito dai cinque mila firmatari contro la sua realizzazione. Insieme al porto, viene abbandonato anche il progetto per la costruzione del parcheggio interrato in piazza Mazzini, aperto anch’esso nel 2005 sempre tramite project financing.

Chiudiamo senza dolore due capitoli del passato – ha spiegato il capogruppo Stefano Citterio (PD), evidenziando come lo stop ad entrambe le opere non comporti alcun onere per il Comune – In questi anni è cambiato l’approccio politico e vogliamo orientare le scelte ad un minor consumo di suolo e a meno metri cubi di cemento; i parcheggi in centro Lecco sarebbero stati una contraddizione rispetto ad una limitazione del trasporto privato e ad un modello di viabilità dolce verso il quale vogliamo si concentri l’Amministrazione”.

Seppur concorde con la chiusura dei progetti, l’opposizione ha rimarcato le proprie perplessità: “Se si voleva fare ordine, questo era qualcosa da fare nei primi 100 giorni di governo” ha sottolineato il coordinatore provinciale del Pdl, Mauro Piazza. “Capire come disinnescare le vicende e contemperare i danni ha portato a tempistiche diverse e siamo riusciti a farlo senza contenzioso con il privato” ha replicato il sindaco Virginio Brivio.

Il primo cittadino ha comunque lasciato intendere come l’idea di un porto turistico a Lecco non sia stata del tutto abbandonata: “Restano tre obbiettivi strategici: il parcheggio dell’area Serpentino dell’ ex Piccola, quindi il porto delle Caviate, ma da realizzarsi con principi di compatibilità e sostenibilità”.

Criteri sui quali il consigliere Alessandro Magni (Sel-Fds) ha voluto ribattere con un emendamento (poi bocciato dal Consiglio dopo averne contestato le modalità di presentazione) che tenesse conto della mobilitazione sociale che ha animato la vicenda negli anni passati. Ora, per capire meglio quali saranno le scelte dell’Amministrazione bisognerà attendere la stesura del Pgt; nel frattempo è il capogruppo della Lega, Cinzia Bettega a spronare la Giunta:

“Ad oggi non abbiamo alcuna indicazione riguardo alle vostre intenzioni. Possiamo solo constatare l’assenza di una strategia politica  e nessun piano di rilancio turistico per la nostra città”.

Sempre dal Carroccio, il consigliere Giovanni Colombo ha deciso per protesta di non partecipare alla votazione: “Questo progetto è nato dall’idea di privati già negli anni ’70 ed ha trovato la morte nel pubblico. Oggi si perde un’opportunità”.