Attimi #4 – La Gru

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RUBRICA – ATTIMI –

In questo periodo, con un po’ di fortuna e spirito di osservazione, è possibile scorgere nei nostri cieli stormi di gru che con la loro caratteristica formazione a V raggiungono gli areali di svernamento posti a sud Europa e nord Africa.

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Talvolta è persino possibile udire i richiami incessanti che sono emessi durante il volo per mantenere il contatto tra i vari individui.
Non è infrequente imbattersi in piccoli gruppi di questo  elegante uccello che si riposano dei prati più tranquilli, preferibilmente nei pressi di ampi specchi acquei, prima di riprendere il loro viaggio.

La specie di gru che solca i nostri cieli e capita sovente nelle nostre campagne è la Gru Cenerina (Grus grus).

Questo imponente uccello può raggiungere una lunghezza pari a circa 120 cm con apertura alare che raggiunge i 250 cm.

La sua sagoma è inconfondibile sia quando è in volo si a quando è posata a terra.

Nella fase di volo, la gru tiene testa e zampe completamente protese, mentre a terra si muove con grande grazie e lentezza.

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La sua siluette è caratterizzata da lunghe zampe esili ma forti,  testa piccola, collo lungo e coda corta “cespugliosa”, quasi uno chignon formato dalle estremità delle penne terziarie delle ali.

A causa della loro mole piuttosto imponente e del peso non indifferente per un uccello, le gru riescono a spiccare il volo solo dopo una lunga rincorsa, proprio come piccoli aeroplani.

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Il colore è prevalentemente grigio (da qui in nome di Gru cenerina) mentre il capo è nero con una striscia bianca dall’occhio alla nuca e una macchia rossa più o meno marcata, a seconda degli individui, sulla sommità della testa.

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Non c’è dimorfismo nei sessi che appaiono sostanzialmente uguali, mentre i giovani hanno la testa giallo-marrone.

Purtroppo in Italia le gru non nidificano più dall’inizio dello scorso secolo, allora era presente una colonia in Veneto, probabilmente anche per la graduale scomparsa di areali adatti alla costruzione del nido, torbiere in aree umide.

La loro alimentazione è a base di semi, vegetali, insetti e anche piccoli anfibi come rane.

I siti di nidificazione più importanti si trovano nelle torbiere e paludi del nord Europa.

Nella stagione invernale si radunano nei pressi di lagune in grandi gruppi composti anche da parecchie decine di migliaia di esemplari. Uno dei più affollati siti di svernamento si trova nei pressi della laguna di Gallocanta posta a sud della in Spagna.

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Particolarmente spettacolari sono le danze di corteggiamento nella stagione degli amori durante la quale gli esemplari della la coppia di dispongono uno di fronte all’altro dispiegando le ali e allungando il grosso becco verso l’alto.

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Tale rituale serve sia per rafforzare i legami delle coppie, questi uccelli sono infatti monogami, sia per creare nuove coppie.

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Capita che esemplari di questo animale trascorrano qualche giorno nei prati della Riserva Naturale del Pian di Spagna, specialmente in primavera durante la migrazione di ritorno verso i siti di nidificazione del Nord, per recuperare le forze in vista dell’attraversamento delle Alpi.

Francesco Renzi
www.francescorenzi.com

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