Controlli in strada: la Polizia Locale si dota del droga-test

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LECCO – Non tutte le forze dell’ordine ne sono ancora fornite, la Polizia Locale di Lecco lo ha a disposizione dallo scorso ottobre: si tratta del droga-test, o meglio del drogometro, che consente rapidamente di verificare l’uso di sostanze stupefacenti nella persona sottoposta a controllo.

“E un innovativo, pratico e funzionale dispositivo diagnostico, realizzato e abilitato per certificare e registrare l’abuso di oltre 7 sostanze stupefacenti e/o psicotrope nella matrice salivare, durante i controlli di Polizia Stradale ed al servizio delle strategie di prevenzione nel campo sanitario” spiega il comandante della Polizia Locale di Lecco, Franco Morizio.

Nello specifico si tratta del Drogometro HRDR-200ALC_Orawell/Oratect, realizzato da un’azienda leader nella gestione dei dispositivi per contrastare l’abuso di sostanze stupefacenti, dotato di una tecnologia smart per prelevare con un apposito tampone il campione salivare della persona in 1 minuto, analizzare i risultati in 10 secondi attraverso un piccolo apparecchio elettronico, geo-localizzare il luogo del campionamento e inviare i risultati ad uno smartphone in dotazione agli agenti, ad una stampante, via e-mail o ad un PC, tutto dallo stesso dispositivo.

Il drogometro consente di rintracciare la presenza di cannabinoidi, cocaina, anfetamine e metanfetamine, benzodiazepine, oppiacei come eroina e morfina, ed anche di alcol. Alcune di queste sostanze, come le anfetamine, sono riscontrabili dal test già dopo 10 minuti dall’assunzione e fino a 72 ore, la cocaina fino a 24 ore dopo, il THC invece, il principio attivo di marijuana e hashish, fino a 14 ore dopo l’uso.

Si tratta di accertamenti “qualitativi non invasivi” consentiti dall’articolo 187 del Codice della Strada “nel rispetto della riservatezza personale e senza pregiudizio per l’integrità fisica” del conducente.

I diversi tipi di droga e gli effetti sulla salute umana

 

“Questo tipo di test – prosegue il comandante – sono un aiuto importante per riconoscere se il conducente a causa di un abuso sia ancora sotto effetto dei sintomi nascosti come i riflessi più lenti, campo visivo più ristretto, ecc, che è quasi impossibile intercettare visivamente tramite il metodo sintomatico” come potrebbe essere invece la dilatazione della pupilla degli occhi, uno degli effetti prodotti da alcune droghe.

Si tratta di risultati preliminari, che certificano la presenza della sostanza ma non indicano la misura dell’intossicazione; in caso di test positivo, il conducente dovrà poi essere sottoposto ad accertamenti clinico-sanitari in ospedale. “Questa tecnologia però – sottolinea Morizio – ci consente di effettuare una prima verifica sul posto e risulta estremamente importante in caso di gravi sinistri stradali, per verificare se il guidatore abbia fatto uso di stupefacenti”.

Se in futuro il Comando di Leco dovesse dotarsi della figura di un ausiliario sanitario di Polizia, l’azienda fornitrice metterà a disposizione gratuitamente anche un servizio ufficiale di laboratorio (spettrometria di massa LC/MS) per garantire l’analisi a conferma dei risultati in sole 48 ore dal prelievo.