Crisi, UIL: “I Comuni ripensino al rapporto con il territorio”

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LECCO – Un sistema produttivo da rinnovare, una crisi che stenta a mostrare la propria fine, Comuni e Province che, tra tagli e patto di stabilità, cercano di provvedere alle esigenze del welfare locale: questo il quadro al centro del convegno promosso da Uil Lecco, lunedì mattina alla sala civica di via Seminario, e che ha voluto raccogliere gli umori delle diverse anime istituzionali del territorio, cercando di ritrovare la ‘bussola’ nello spaesamento vissuto da amministratori, imprenditori e cittadini, a causa dell’attuale fase recessiva.

Citando i casi di Riello, Leuci e Moto Guzzi, l’ex segretario Uil, Giacomo Arrigoni, ha denunciato come non sia possibile per le imprese lecchesi puntare semplicemente a nuovi prodotti da immettere sul mercato per risollevarsi, serve una visione complessiva ed un intervento sommario che può giungere dalle istituzioni:

“C’è l’urgenza di ripensare al territorio e valorizzare la capacità dei Comuni di interagire con il proprio tessuto economico e sociale – ha sottolineato Arrigoni – una possibilità offerta dall’unione di Comuni, che mantenendo l’autonomia delle singole amministrazioni, permetterebbe di perseguire insieme l’obbiettivo dello sviluppo”.

Un bisogno di ripensare l’approccio con il territorio sentito anche dal sindaco di Lecco, Virginio Brivio, che ha puntato il dito sulla necessità di trovare le risorse per superare la crisi all’interno del contesto operativo dei Comuni: “La contrattazione deve essere un momento, non solo per chiedere di più per fare meglio, ma anche per stimolare risorse territoriali; la spesa sociale deve diventare una spesa produttiva”.

Insieme al primo cittadino lecchese, sono intervenuti al convegno anche il segretario generale di UILP Lombardia, Giovanni Tevisio, l’on. Gianmario Fragomeli, il consigliere regionale Mauro Piazza e l’assessore provinciale Antonio Conrater; quest’ultimo, riflettendo sulla necessità di cambiamenti, ha però messo in guardia sugli annunciati accorpamenti tra Province:

“Un’eventualità che potrebbe penalizzare il territorio lecchese – ha spiegato Conrater – che in questi anni ha saputo costruire una cultura sulle politiche sociali meglio di altre province lombarde”.

Insieme o indipendenti che siano, Comuni e Province si trovano oggi a fronteggiare il problema del recupero di risorse investibili, pur avendole in cassa: colpevole il già citato patto di stabilità per il quale il segretario di UILP Lecco, Gianpiero Paradisi, ha ribadito la priorità di un allentamento, così come dell’eventualità di un’unica tassa che raggruppi tutte le imposte comunali, per facilitare la lotta all’evasione fiscale.

Ma l’aria di cambiamento coinvolge anche sindacati e aziende: “Se è vero che la crisi rappresenta un freno oggettivo alla disponibilità contrattuale dei datori di lavoro – ha spiegato il segretario generale di Uil Lecco, Giuseppe Pellegrino – è altrettanto vero che se dovessero esistere dei margini, la trattativa andrebbe indirizzata in direzione dello scambio tra produttività e efficienza, professionalità e responsabilità, redditività d’impresa e crescita occupazionale”.