LECCO – “Coraggiosa e ammirevole” , così il prevosto di Lecco, monsignor Franco Cecchin ha commentato l’inaspettata e incredibile scelta di Papa Benedetto XVI di lasciare il ruolo di pontefice.
“Io ammiro Papa Benedetto XVI sia per il suo alto magistero che per il suo gesto coraggioso. Senz’altro ha spiazzato moltissimi – ha spiegato Cecchin – nella storia della Chiesa è stato preceduto solo da Papa Celestino V. Lo reputo coraggioso perché non ha lasciato a causa di una malattia ma perché, percependo il mancare delle proprie forze e le sfide grosse che la Chiesa è chiamata oggi ad affrontare, ha ritenuto opportuno passare il testimone per il bene della Chiesa stessa”.
Il prevosto di Lecco ha poi lodato “l’originalità di questo Papa, dopo Giovanni Paolo II e il carisma di quest’ultimo nell’attirare le folle alla Chiesa, che è stato in grado di evidenziare il rapporto tra fede e ragione, dimostrando come sia possibile vivere anche oggi la vita nuova portata da Gesù Cristo”.
Le dimissioni di Papa Ratzinger arrivano però a conclusione di un periodo difficile per la Chiesa cattolica, stretta tra i casi di pedofilia che hanno coinvolto alcuni dei propri esponenti ecclesiastici nel mondo, alle vicende che hanno toccato la banca vaticana dello IOR, alla storia del “corvo” e delle fuga di notizie di Vatileaks. Su questo, per spiegare la propria riflessione, monsignor Cecchin cita il Concilio Vaticano II:
“La Chiesa è una realtà umana fatta di uomini e donne, peccatori e peccatrici, ma è realtà divina e Gesù ha detto ‘io sarò con voi alla fine del mondo’: la Chiesa, nonostante la miopia di tanti noi cristiani, continua perché c’è Gesù. Ma questo non giustifica tutto ciò, quello che io chiedo a me stesso come credente e tutti i componenti della Chiesa è di essere credibili per essere segno del nostro salvatore. E’ il momento per la Chiesa di passare da una fede convenzionale ad una fede convinta e testimoniante”.