LECCO – Urca Urca l’evento musicale lariano di 12 ore no stop con deejay di fama internazionale rischia di saltare alla sua 4^ edizione.
Mancanza di adesioni? Neanche per sogno. Anzi, già 4mila persone (sì, avete letto bene, 4mila) hanno chiesto di partecipare all’edizione 2013 ma c’è un problema: gli organizzatori non riescono a trovare una location in provincia di Lecco capace di accogliere l’evento allestito per tre anni di fila ai Piani Resinelli, presso l’area privata Oasi della Grigna.
Sfrattati dal proprietario? “Nemmeno – ci spiega Filippo Mainetti, mandellese doc e presidente dell’organizzazione formata da altri 9 giovani di Mandello – Il sindaco di Abbadia Lariana Cristina Bartesaghi quest’anno non se la sentirebbe di firmare il permesso per lo svolgimento dell’evento fino alle 4 del mattino. Essendo il posto sotto la sua giurisdizione, non vuole più assumersi la responsabilità”.
Quindi? “Saputa l’intenzione del sindaco Bartesaghi – prosegue Mainetti – abbiamo cercato di individuare un’altra location, ma finora non siamo riusciti a trovare nulla. Abbiamo scritto al sindaco di Lecco Virginio Brivio e siamo andati a colloquio con il suo vice, l’assessore Vittorio Campione, ma non sembrano esserci soluzioni. L’unica idea che è emersa è quella di andare a Montalbano, ma si tratta di una location decisamente scomoda e difficile da controllare dovendo far pagare un biglietto di ingresso. Tuttavia nei prossimi giorni ci sarà un confronto fra i Comuni per valutare il da farsi, il nostro auspicio è che si trovi al più presto una soluzione”.
“Tuttavia – aggiunge il mandellese – è davvero deprimente, chiediamo una volta all’anno il permesso di poter fare musica fino alle 4 del mattino e ogni volta bisogna inginocchiarsi e pregare per ottenerlo. E’ sconfortante, anche perchè, consapevoli dei disagi che potrebbe creare un evento simile organizzato in un centro cittadino lo delocalizziamo appositamente in periferia, ma non c’è verso”.
Intanto il tempo stringe, la data, pur non essendo stata ancora fissata, cadrà come da tradizione nella terza settimana di luglio. “Stiamo lottando affinchè si riesca a mantenere l’evento, nato con l’intento di fare qualcosa per i giovani, sul territorio lecchese – prosegue Mainetti – ma ogni volta si tenta di organizzare qualcosa di largo respiro ci troviamo di fronte a mille problemi e tante scuse che limitano pensantemente lo spazio ai giovani. E pensare che da Como abbiamo già avuto offerte… se non troveremo soluzioni in breve tempo, saremo costretti a traslocare altrove”, chiosa con rammarico Mainetti.