LECCO – E’ Matteo Della Bordella, classe 1984, Ragno di Lecco, ad essere stato insignito venerdì sera, nella splendida cornice del Teatro della Società di Lecco, del premio Grignetta d’Oro. A nove anni dalla sua ultima assegnazione (allora furono premiati Rossano Libera e Rolando Larcher) il prestigioso premio alpinistico è andato al 30enne varesino dei Maglioni Rossi per l’attività svolta nel biennio 2013-2014 e per la “visione” dimostrata con il suo alpinismo.
Mariolino Conti, presidente della giuria insieme proprio a Rolando Larcher, Rossano Libera, Simone Moro, Valerij Babanov e Vinicio Stefanello ha così motivato l’assegnazione del Grignetta d’Oro a Della Bordella: “per il percorso alpinistico intenso, progressivo e di alta difficoltà. Dimostrando di essere capace di mettersi in gioco non solo nel mondo verticale, ma anche in altri difficili ambienti fino a domare il mare Articolo, rendendo la sua esperienza ancora più alta e impegnativa”.
Tra le imprese del Ragno di Lecco, la conquista nel 2013 della Torre Uli Biaho in Pakistan, nel Febbraio 2014 in Patagonia con Luca Schiera e lo svizzero Silvan Schupbach effettua la prima combinazione dell’Aguja de la Silla, spigolo Est, con il Cerro Fitz Roy, via Californiana; da ultimo, questa estate, insieme ai compagni Svizzeri Silvan Schupbach e Christian Ledergerber è partito con il kayak da Ittoqqortoormiit, l’ultimo villaggio abitato sulla costa Est della Groenlandia, quindi dopo aver percorso più di 200km in kayak, i tre hanno coperto i restanti 25 km che li separavano dalla parete che volevano scalare a piedi ed il giorno successivo hanno attaccato la via. In 3 giorni hanno superato per primi l’impressionante parete Nord-Est dello Shark tooth, un muro di roccia di 900 metri verticali o strapiombanti, mai scalato.
A Matteo, come agli altri sette candidati, è stato consegnata un’incisione di Bruno Biffi, una piccozza personalizzata della Grivel e, solo al vincitore, una somma in denaro e una vacanza di una settimana per due persone in Dolomiti offerta da Kronplatz.
Unica nota stonata in una serata decisamente piacevole, accompagnata dalle musiche del Boz trio and guests (per l’occasione trasformato in un quartetto) e dagli spettacolari video dei protagonisti, sono state le assenze, tutte giustificate, ma son state tre su sette di: Simon Gietl, Tamara Lunger e Francesco Salvaterra alle quali si sono aggiunte quelle dei due premiati speciali: Ivo Ferrari (presente ma al momento clou scomparso) e Romano Benet, compagno di Nives Meroi.
Presenti e sorridenti invece: Hervè Barmasse, Corrado Pesce, Luca Schiera e ovviamente Matteo Della Bordella.
Presentatori della serata, il giornalista e scrittore Alessandro Filippini e il Ragno ed ex presidente dei Maglioni Rossi Alberto Pirovano.
Una serata aperta con il ricordo di tre alpinisti prematuramente scomparsi e che, come ha sottolineato lo stesso Filippini “se fossero stati ancora con noi questa sera sarebbero stati tra i protagonisti. Ricordiamo: Karl Unterkircher, Mario Merelli e il lecchese Marco Anghileri“, salutati da un caloroso applauso.
Poi, su il sipario sulla serata cominciata con la presentazione dei sette finalisti e delle loro imprese, selezionati dalla giuria da una “big list” iniziale di ben 41 candidati
Ad Emilio Aldeghi, presidente del Cai Lecco, associazione alla regia della rassegna Monti Sorgenti all’interno della quale è stata inserito il premio Grignetta d’Oro, è stato affidato il saluto finale e i ringraziamenti a sponsor e a tutti coloro che hanno collaborato per la buona riuscita del rinato Grignetta d’Oro.