“La drammaturgia nell’audiovisivo”: De Francesco al Fotoclub Lecco

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LECCO –  La volontà di diffondere gli audiovisivi, tra i fotoamatori del territorio, ha convinto nel 2012 il Circolo Fotografico Inverigo e il Fotoclub Lecco a far parte come tappa del Circuito Nazionale Audiovisivi e dare vita al Trofeo Lario che quest’anno, con la collaborazione del Club Costaphoto’01 di Costa Masnaga, propone un programma di iniziative specifiche per la loro realizzazione.

Il programma prevede tre serate dedicate ai fotoamatori, la prima delle quali è in calendario venerdì 22, alle ore 21, nella sede del Fotoclub Lecco, di via alla Chiesa, 3 (Lecco), dove salirà in cattedra Lorenzo De Francesco, che tratterà il tema “La drammaturgia nell’audiovisivo” intervento seguito dalla proiezione di alcuni audiovisivi di autori stranieri.

“Lo scopo di questa rassegna – spiega Luigi Sassi a nome del Foto Club Lecco – è quello di avvicinare gli appassionati di fotografia all’affascinante mondo degli audiovisivi fotografici”.

Per l’occasione abbiamo incontrato il protagonista della prima serata, Lorenzo De Francesco, classe 1952, nato Milano, località Barona – San Cristoforo sui Navigli, che sin dalla giovane età di 14 anni coltiva la sua passione per la fotografia. Un lungo e impegnativo percorso quello di De Francesco che si afferma in ambito internazionale, arrivando a ricoprire la carica di Direttore del Servizio Audiovisivi della FIAP, (Fèdération International de l’Art Photographique), di Responsabile per le relazioni con l’estero del Dipartimento Audiovisivi della FIAF nonchè responsabile della sezione AV del Gruppo Fotografico Famiglia legnanese, ruoli che ricopre tutt’ora.

Com’è cambiata la Fotografia con l’avvento delle nuove tecnologie?
Come di consueto nella storia dell’umanità, le nuove tecnologie forniscono mezzi ulteriori per raggiungere gli scopi che uno si prefigge; nel caso specifico dell’audiovisivo fotografico è drammaticamente cambiato il paradigma di fruibilità: dalla diapositiva fisica, per la proiezione della quale servivano pesanti e costosi proiettori, centraline e supporti, si è passati a file preparabili ed eseguibili tramite l’ausilio di un computer ma soprattutto rapidamente fruibili da milioni di utenti grazie alla rete.

La drammaturgia nell’audiovisivo sarà il titolo dell’incontro di venerdì, di cosa stiamo parlando esattamente?
Ogni audiovisivo è formato da immagini e suoni, in relazione tra loro per stabilire una connessione tra autore e pubblico e comunicare un messaggio: nella nostra accezione la drammaturgia è l’insieme di modalità di connessione delle varie componenti al fine di comunicare al meglio il messaggio con l’efficacia desiderata; ogni singolo elemento (immagine, suono) ha una sua drammaturgia intrinseca, che deve collaborare efficacemente alla trasmissione del messaggio.

Che valenza ha nelle presentazione di un lavoro la drammaturgia?
Fondamentale in quanto è alla base della dinamica comunicativa che l’opera stabilisce verso il pubblico; per fare un esempio domestico, sarebbe come avere degli ottimi ingredienti (fotografie e immagini) e non saperli cucinare; alla fine l’artefatto non è gradevole, mentre si può avere un ottimo piatto anche con ingredienti “poveri” ben amalgamati.

Quali sono i passi fondamentali per realizzare una buona presentazione?
Sostanzialmente uno: capire esattamente cosa voglio comunicare, la mia idea, il mio soggetto, a quale pubblico e con che scopo (emozionare, vendere, informare, documentare). Il lavoro poi grazie agli ingredienti ed alla tecnologia verrà sviluppato di conseguenza, sulla base di una storia/sceneggiatura e la ricerca o la produzione di immagini e suoni adeguati.

Cos’è per lei la fotografia?
La possibilità di “comprendere” (non prendere) dei momenti del reale e raffigurarli nel loro specifico istante per comunicare oggi e domani una situazione, un’emozione, un’idea: questo per propria memoria personale o per condividere con gli altri. E’ un modo per capire e fermare il tempo analizzandolo, ambizione umana eterna ed impossibile, ma in qualche modo parzialmente attuabile con la fotografia.

Che consigli dà a un giovane che vuole avvicinarsi al mondo della fotografia?
Avere delle proprie idee ed una propria cultura, fatta di letture, visioni, viaggi, relazioni; in questo modo avere concetti da comunicare per trasformarsi e trasformare. Lavorare in un gruppo per crescere ed avere dei modelli ma poi non avere paura di affermare la propria personalità.

Tornando al programma il secondo incontro è in calendario sabato 15 giugno, sempre alle 21, nella sede del Fotoclub Lecco, dove pluripremiati autori di audiovisivi svolgeranno le loro relazioni sul tema “La colonna sonora nell’audiovisivo”, proiettando inoltre alcuni audiovisivi realizzati dagli stessi. Ancora da fissare invece la data per la conclusione della seconda edizione del Trofeo Audiovisivi “Lario”, quando verranno premiati i primi tre audiovisivi classificati e saranno proiettati i dieci audiovisivi più votati dalla Giuria dello stesso trofeo.