LECCO – Un logo premiante per i commercianti che rinunciano alle slot machine: l’idea l’ha lanciata mercoledì Appello per Lecco, da mesi impegnato in una vera e propria guerra per preservare la città e i lecchesi dalla piaga del gioco d’azzardo. Questa iniziativa verrà presentata il prossimo mese ai commercianti che nel frattempo, attraverso i propri rappresentati, hanno espresso il proprio scetticismo:
“E’ una proposta lecita e che sono liberi di fare, ma secondo me si è persa l’occasione per individuare il vero problema: uno Stato che il più grande biscattiere e che l’azzardo gira in minima parte nelle slot machine dei bar – ha spiegato il direttore di Confcommercio Lecco, Alberto Riva – In Italia le giocate on-line valgono 15 miliardi di euro, più che in Francia e in Inghilterra, ci sono programmi televisivi che 24 ore su 24 permettono di giocare, c’è ovunque una pubblicità impressionante… capisco che la sfida di Appello per Lecco e di chi promuove queste iniziative per contrastare la dipendenza, se vogliono andare veramente alla radice, si configura come una battaglia ciclopica e che sicuramente hanno bisogno di dare visibilità al problema come con l’affissione di questo logo, ma tutto ciò non credo possa portare a risultati concreti perché nelle macchinette dei bar arriva solo una piccola percentuale di queste giocate ”.
“Mi sembra un’operazione molto di facciata – prosegue Riva – che serve a qualcuno per pulirsi la coscienza pensando di fare qualcosa di buono, in realtà non risolvono assolutamente nulla. Il problema non sono le macchinette dei pubblici esercenti, è ben altro purtroppo. Ogni gestore è poi libero di muoversi come crede: la posizione della nostra associazione sul tema è che chi mette le slot machine nel proprio locale compie un’attività legale e permessa dallo Stato, così come è lecito che una persona maggiorenne può andare e giocare. Sono due comportamenti che rispondono all’autodeterminazione di ciascun individuo”.