LECCO – Riceviamo e pubblichiamo la missiva che un lettore, Renato Valsecchi, ha voluto indirizzare all’assessore al decoro urbano Corrado Valsecchi riguardo ai rifiuti lasciati esposti durante le festività di natale per le vie di Pescarenico.
“Passeggiando la mattina del Santo Natale per le vie di Pescarenico non ho potuto fare a meno di notare le “bellissime decorazioni” installate nel quartiere che può ammirare nelle foto allegate e che non mancheranno di richiamare, nel rinomato quartiere manzoniano, numerosi visitatori desiderosi di ammirare tanta bellezza. Faccio presente che le “decorazioni” erano già esposte alla mattina della vigilia”.
Da ricordare però che la raccolta dei rifiuti era stata sospesa il 25 dicembre e sarebbe ripresa il 26, così come comunicato dal Comune. Nonostante questo, l’assessore Valsecchi fa sapere di essere stato interessato della questione già durante la giornata di Natale e a far rimuovere lo stesso giorno i rifiuti dalle strade.
“Trovo francamente irritante l’atteggiamento di alcuni cittadini che non sanno cosa vuol dire la convivenza civile – ha commentato l’assessore – Una comunità si basa sulle regole, quando queste vengono quotidianamente calpestate con l’abbandono di rifiuti, la mancata rimozione degli escrementi dei propri cani dal suolo pubblico, il non rispettare orari e date di esposizione dei rifiuti, abbandonare a terra carte e mozziconi di sigarette, tenere volumi alti di musica o televisori in orari notturni dedicati al riposo, parcheggiare la macchina in doppia fila, negli stalli vietati o peggio in quelli dedicati ai disabili, andare in centro città ad una velocità superiore a quella consentita, etc…vuol dire che abbiamo abiurato ad avere rispetto degli altri. La maleducazione e l’inciviltà é un fenomeno da debellare, se lasciamo che vinca viene sconfitto il rispetto, vengono mortificati l’impegno e la correttezza dei bravi cittadini”.
“Non credo che l’ amministrazione possa fare miracoli, certo può disporre controlli e iniziative più rigorose , punitive, evidenziare pubblicamente
gli atteggiamenti maggiormente irrispettosi. Ma io credo che sono i cittadini la vera forza del cambiamento culturale, cominciamo una
grande campagna di sensibilizzazione nei confronti dei maleducati: tutte le volte che si vedono atteggiamenti scorretti e incivili, non giriamo la testa dall’altra parte affrontiamo queste persone e parliamoci con pacatezza, anche con il rischio di essere sbefeggiati o minacciati, ma cerchiamo
di farli ragionare – ha proseguito – Se tutti i cittadini per bene che sono la stragrande maggioranza si comportassero così si produrrebbero maggiori effetti positivi sul fenomeno dell’inciviltà che mille provvedimenti amministrativi di ” repressione ” o controllo . Ma bisogna crederci ! I primi attori del cambiamento. In positivo di una comunità sono i cittadini stessi, non certo gli amministratori. La maleducazione, l’ignoranza, l’inciviltà sono il prodotto del ” lasciar fare ” , del sostenere ” che non é compito mio occuparmene “, di prendersela sempre e comunque con qualcun altro : continuando così però non solo si rischia l’ulteriore degrado, ma diventiamo complici e spettatori consapevoli di questo processo involutivo”.

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