LECCO – Spray urticante in dotazione agli Agenti di Polizia Locale da usarsi solo ed esclusivamente in caso di autodifesa. A deciderlo il Consiglio Comunale, nella seduta di ieri sera, lunedì.
A fianco dell’assessore alla Sicurezza Armando Volontè c’era il comandante Franco Morizio che ha spiegato le motivazioni che hanno portato a questa scelta: “A fronte delle cinque aggressioni ai danni di altrettanti nostri agenti avvenute negli ulitmi mesi abbiamo ritenuto opportuno dotare il nostro personale di un nuovo strumento di difesa personale. Per prima cosa tengo a precisare che si tratta di uno strumento introdotto nel 2005 ma che finora non è stato preso in con siderazione; in sencodo luogo per poterlo utilizzare gli agenti dovranno partecipare a un corso specifico che prevede 2 ore di teoria e 4 di pratica più un esame finale con relativa certifcazione regionale. Quello che daremo in dotazione al Comando di Lecco – prosegue Morizio – è uno strumento che ha un getto di 3 metri, quindi non rientra nella categoria delle armi a differenza degli spray che raggiungono i 5 metri di distanza”.
“La richiesta è giunta da alcuni agenti per una questione di autotutela – ha proseguito l’assessore Volontè – Personalmente ritengo che si tratta di una risorsa fondamentale volta al miglioramento della sicurezza degli stessi agenti e di conseguenza a garanzia di una maggiore sicurezza per la cittadinanza, e per questo serve una polizia sempre più professionale, preparata e attrezzata”.
Concorde l’intero Consiglio sull’introduzione dello spray a eccezione del capogruppo Sel e Rifondazione comunisti italiani Alessandro Magni che ha dichiarato: “Ho molti dubbi sull’efficacia dello strumento. A mio avviso ci vorrebbe qualche agente in più piuttosto che gli spray. Sono dell’idea che lo strumento principe per un agente di Polizia Locale debba essere il dialogo. Non capisco poi che differenza passi tra uno spray che ha un getto di 5 metri considerato un’arma e uno spray con getto di 3 metri non considerato tale. Tuttavia, siccome sono contrario alla militarizzazione del corpo e non riuscendo a cogliere questa sottigliezza, sono contrario all’introduzione dello spray tra gli strumenti di autodifesa degli agenti”.