Oggiono si prepara al Fierone: 403° edizione nel segno del “Mais”

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Gli organizzatori del Fierone di Oggiono
Gli organizzatori del Fierone di Oggiono

 

OGGIONO – Con i suoi 403 anni, è una delle manifestazioni più antiche e si prepara a riaprire al pubblico anche quest’anno con il suo carico di storia e tradizioni: è il Fierone di S. Andrea ad Oggiono, o meglio “Ul Feron”, che animerà il paese brianzolo per tutto il weekend, dal 27 al 30 ottobre.

Un appuntamento targato come sempre Pro Loco, organizzatrice dell’evento: “Ogni volta è una grande emozione, ogni anno il Fierone aggiunge qualcosa di nuovo senza stravolgere un prodotto che è vincente – ha sottolineato Lorenzo Magni, presidente dell’associazione, alla presentazione della sagra che si è svolta giovedì sera nella sala conferenze della BCC di Oggiono – come sempre respiriamo tanto entusiasmo tra quanti collaborano alla buona riuscita dell’evento e ringraziamo il Comune che non fa mai mancare il proprio importante sostegno”.

Il presidente della Pro Loco, Lorenzo Magni

 

Una manifestazione che “si rinnova e si prepara a sperimentare progetti comuni, grazie ad una sinergia tra diverse anime associative, ognuna con il proprio apporto, volto a rendere questa manifestazione sempre più bella – ha ribadito il vicepresidente Nicola Corti – Lo scorso anno abbiamo voluto valorizzare l’agricoltura come sbocco professionale per i più giovani, ed è stata una scelta apprezzata. Quest’anno il filo conduttore sarà il mais brianzolo e il suo piatto principe, la polenta. Una pietanza che ha sfamato per tre secoli il nostro territorio”.

Il fierone diventa così “La Fiera del Semper e del Mais”, come è stata titolata l’edizione di quest’anno. “Un’occasione per i bimbi ma non solo, per conoscere la storia, l’uso e il consumo del mais tra i nostri avi, riscoprire il gusto di un alimento appagante nella sua semplicità” ha proseguito Corti.

Il vice presidente Nicola Corti

 

Gli alunni della scuola Salvo d’Acquisto del Peslago saranno coinvolti nei laboratori organizzati sul tema del mais e del suo utilizzo nella tradizione locale, mentre nella tensostruttura di via Roma, l’area ristorazione della fiera, la polenta sarà il gustoso accompagnamento di alcuni piatti della tradizione, come le lumache, provenienti da un allevamento di Valle Lambro, uno dei più grandi del nord Italia.

Immancabile, l’esposizione zootecnica che domenica e lunedì vedrà a Oggiono 16 aziende agricole brianzole, 150 capi tra bovini, caprini e suini. “Non c’è mai stata in questi anni una flessione nella domanda di partecipazione – continua il vicepresidente – anzi quest’anno abbiamo avuto una nuova iscrizione, segno dell’interesse attivo delle stesse aziende verso questa manifestazione. Abbiamo giovani produttori e stand enogastronomici”.

Immancabile come le bancarelle che, tra domenica e lunedì,  riempiranno le strade del centro storico di Oggiono con oltre cento stand di merce tra la più varia. “Il Fierone è l’orgoglio dell’oggionesità – ha sottolineato il sindaco Paolo Ferrari – i cittadini nati e cresciuti qui scoprono e rivivono il senso di appartenenza a questo comune ma anche le persone che sono venute ad abitare a Oggiono hanno imparato ad apprezzare la nostra comunità, frutto dell’impegno e della laboriosità della sua gente. La Pro Loco quest’anno ha valorizzato ancora di più il proprio ruolo di fare sintesi, aggregando una parte delle molteplici associazioni di Oggiono”.

Il sindaco Paolo Ferrari

 

Alla manifestazione collaborano infatti altre realtà associative come l’Università Monte di Brianza, guidata da Gian Domenico Corti: “Il Feron ha una bella età, affonda le sue radici nella storia, per noi è un momento di cultura – ha sottolineato Corti – il cibo è parte di questa cultura e la polenta ne è un esempio. Questo evento, e le migliaia di visitatori che lo vivono ogni anno, ci dà l’occasione unica di raccontare la nostra storia anche attraverso l’arte, quella di Andrea Appiani e il suo affresco recentemente restaurato e situato nella chiesa di S. Andrea, che mostreremo al pubblico con visite guidate dagli studenti del Bachelet nel pomeriggio della domenica”.

Anche l’associazione Stendhart collabora portando in scena un proprio spettacolo recitato e danzato, “Maiz, viaggio di un chicco di mais” che racconterà della storia del mais, dalla sua origine al suo ingresso nella tradizione locale. L’Aipa, l”Associazione Italiana Pazienti Anticoagulati, che nel lecchese conta oltre mille associati, celebrerà domenica la Giornata della Fibrillazione Atriale, sensibilizzando i visitatori sull’importanza della prevenzione.

“In Italia non so quante manifestazioni abbiano compiuto 403 anni – ha sottolineato Roberto Erba, rappresentante regionale delle Pro Loco, intervenendo alla presentazione dell’evento – Il Fierone ha diritto ad avere una valenza nazionale e internazionale”.

 

IL PROGRAMMA