LECCO – Riceviamo e pubblichiamo:
“Lontani i tempi in cui si ereditava, magari dal vecchio zio Americano soldini suonanti , oggi si rischia di ereditare debiti come è successo in pratica al Comune di Lecco per la questione di Piazza Affari e Tribunale. Una storia vecchia, piombata sul collo di questa Amministrazione proprio in una fase storica coincidente a tagli indiscriminati su tutti gli enti locali, un indubbio brogliaccio che vorrebbe far passare le colpe di un tempo a quelli che oggi con enormi difficoltà cercano di chiudere bilanci quasi miracolosamente garantendo servizi efficienti.
Posso capire naturalmente l’incazzatura della gente, ma non posso condividerla anche perché questa amministrazione sta cercando di ponderare bene le proprie scelte , perché in fondo qualsiasi soldo speso deve avere il giusto peso e il giusto equilibrio . Due le possibilità prese in considerazione , molto sinteticamente: ultimare tutto o parzialmente ,in sostanza ,mettere a posto solo piazza degli affari .
La prima soluzione implicherebbe 3 milioni del Comune rischiando di uscire dal patto di stabilità e 4 milioni e mezzo dal ministero, la seconda una spesa di 580 mila euro. Le idee si contrastano tra loro da una parte il Sindaco che obererebbe alla prima soluzione , la maggior parte dei consiglieri di maggioranza la seconda .
In tutta questa vicenda però non è stato detto ,che a noi, la nuova allocazione del tribunale ci costa oggi un po’ meno di 1 milione di euro di affitto all’anno, che tradotto nei prossimi tre anni risulterà essere 3 milioni. Soldi almeno per ora rimborsati solo per circa un terzo, per cui sulle spalle delle casse Comunali pesando, almeno per l’anno passato, di 600 mila euro a babbo morto.
Una cifra considerevole quando pensiamo all’imu versata, agli aumenti che vi saranno sull’irpef, e alla nuova tassa la TARES. Allora cosa fare ? Come prima cosa proporrei di non pagare più l’affitto ,ci pensi il ministero direttamente a pagare i proprietari dell’immobile, come seconda cosa avvalgo l’opzione del Sindaco , per un problema di semplice sicurezza più volte affermata dallo stesso e come seconda cosa è inutile incominciare 100 progetti per non finirne uno: Uscire dal patto di stabilità? Potrebbe anche essere, ma se si decidesse si dovrà uscire per un discorso più ampio , che va da Villa Ponchielli, a villa Manzoni per non citare Il campo sportivo del Bione. Per cui “io sto con Il Sindaco”.
Ezio Venturini
Capogruppo Consigliare Italia dei Valori Lecco
(Candidato per la Camera dei Deputati, Rivoluzione civile Lista Ingroia)