Sepulveda cittadino onorario di Lecco, premiato a Teatro

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Luis Sepúlveda riceve la cittadinanza onoraria di Lecco dal sindaco Brivio

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LECCO – Uno scrosciante applauso ha segnato il suo ingresso sul palco del Teatro Sociale di Lecco: elegante, nello stile e nelle parole, lo scrittore cileno Luis Sepulveda è stato il grande protagonista del premio Alessandro Manzoni alla carriera, iniziativa promossa dall’associazione 50 e più di Confcommercio e giunta quest’anno alla sua 11^ edizione.

 

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Una decisione straordinaria, quella della giuria, che ha voluto estendere il premio alla carriera oltre i confini europei, selezionando l’autore cileno quale vincitore del riconoscimento. Sul premio, in poche righe, la seguente motivazione: “Per aver coniugato letteratura e impegno civile vivendo e raccontando formidabili passioni e storie, nella certezza che sarà sempre l’immaginazione a cambiare il mondo”.

 

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Alla cerimonia erano presenti numerosi cittadini e l’intero consiglio comunale, riunito per conferire a Sepulveda la cittadinanza onoraria, la prima dopo la modifica del regolamento del 2013: “E’ un grande onore avere un personaggio come Luis Sepulveda cittadini onorario della nostra bella città” ha detto il Sindaco Virginio Brivio prima di leggere la motivazione del conferimento: “Per l’impegno morale, civile e culturale e per una vita artistica ispirata ai valori della solidarietà, della democrazia e della libertà”.

Da parte sua, lo scrittore, nato nel 1949 a Ovalle in Cile, ha regalato al pubblico oltre un’ora di ricordi e aneddoti legati alla sua vita e alla carriera letteraria, guidato dalle domande di Vittorio Colombo, direttore del quotidiano La Provincia di Lecco: dai primi esperimenti di scrittura, alle tormentate vicende politiche vissute in Cile e terminate con l’incarcerazione da parte del regime di Pinochet, all’attivismo con gli equipaggi di Greenpeace, lo scrittore cileno ha delineato una vita intensa ed eclettica, dedita all’esplorazione di luoghi e dell’uomo.

 

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Il legame con Manzoni e il suo romanzo, come raccontato dallo scrittore, risale ai tempi del liceo: “Il professore di letteratura ci portò ‘I promessi sposi’ alla prima lezione del corso di Storia della Modernità Letteraria, dicendoci che l’opera segnava l’inizio di una nuova era nella letteratura. Quando mi hanno notificato il premio grandissima è stata l’emozione e il pensiero è andato subito al mio professore” ha raccontato Sepulveda. “Il merito del Manzoni – ha proseguito – è straordinario, la nostra letteratura è oggi libera grazie al netto taglio che lui ha dato con le tradizioni. Sono onoratissimo di ricevere questo premio”.

Chiamato anche “novello Esopo” per via dei suoi indimenticabili racconti con protagonisti gli animali (ricordiamo “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”, 1996, “Storia del gatto e del topo che diventò suo amico, 2012 e l’ultimo uscito “Storia di un cane e del bambino a cui insegnò la fedeltà) Sepulveda ha spiegato alla platea che la sua letteratura è per lettori dagli 8 agli 88 anni: “Quanto scrivo vuole unire i valori in cui credo, prima di tutti quello della diversità: la nostra vita è un omaggio alla diversità e chi ancora non la accetta mi rende triste”. E proprio alla diversità, alle emozioni, all’avventura e al rispetto mirano le sue opere, prodotte su un vecchio tavolo da panettiere, ricordo del periodo trascorso ad Amburgo (dove tra l’altro venne in contatto con l’associazione di Greenpeace) piacevolmente condiviso con il pubblico.

 

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I Ragni Mariolino conti e Matteo De Zaiacomo consegnano i doni a Luis Sepulveda

 

Presenti alla serata anche alcuni esponenti dei Ragni di Lecco, tra cui Mariolino Conti, autore della prima ascesa sulla parete ovest del Cerro Torre in Patagonia nel 1974, e il giovane alpinista Matteo De Zaiacomo: dimora per un breve periodo di Sepulveda, questa selvaggia terra ha da sempre affascinato lo scrittore, come rievocato tra le altre cose nel bel video riprodotto in apertura di serata realizzato dal giovane Yuri Palma. Per sottolineare il legame con le imponenti montagne il gruppo alpinistico ha donato all’autore il libro della scalata al Cerro Torre, una carta con il tracciato della via salita e il particolare tipo di chiodo realizzato apposta dai Ragni per quella prima ascensione.

 

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Al termine della cerimonia, dopo una foto di gruppo con tutto il consiglio comunale, Luis Sepulveda ha firmato le copie del suo ultimo libro, “Storia di un cane e del bambino a cui insegnò la fedeltà”.

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