Si chiama Luca Pozzoni, ha 17 anni, è di Lecco (San Giovanni per la precisione), frequenta la 3^ liceo scientifico al G.B. Grassi, ed ha la passione per la fotografia, la montagna e la vela. Fin qui tutto normale se non fosse per il suo pallino per la meteorologia che lo ha portato a installare sul tetto di casa una stazione meteo, a realizzare il sito www.leccometeo.it e ad entrare nel Centro Meteo Lombardo divenendone il membro più giovane.
Ha fatto tutto da solo, spinto da una profonda curiosità per la meteorologia e da uno spirito, verrebbe da dire imprenditoriale, fuori dal comune. Prima, libri alla mano ma soprattutto ore passate sul pc per acquisire informazioni e nozioni sulla scienza della meteorologia passando anche attraverso Forum dedicati come appunto quello del Centro Meteo Lombardo e Meteo Network, poi i primi contatti con i componenti del Centro, quindi l’acquisto della stazione meteo e relativo, complicato, collegamento con il proprio pc attraverso programmi dedicati e infine la realizzazione di un sito internet.
“Inizialmente – spiega Pozzoni – ho realizzato un sito usufruendo degli spazi gratuiti di Altervista, poi ho deciso di acquistare un dominio e così è nato leccometeo.it”.
Un “lavoretto” non da tutti, visto la lunga preparazione compiuta da autodidatta che oggi si traduce in un puntuale e costante aggiornamento di Leccometeo, ma non solo, Luca da quando è entrato a far parte del Centro Meteo Lombardo, si è assunto l’incarico di aggiornare, per quel che gli compete, anche il database del Centro. Poi ci sono le previsioni da fare… tutti i giorni ovviamente: “Solitamente le faccio quando torno da scuola, controllo tutti i dati e i parametri che mi ha fornito la stazione e faccio le mie previsioni “, spiega ma scopriamo che non è tutto “ogni mattina mi alzo mezz’ora prima, verso le 7, per dare un’occhiata ai Forum ed effettuare qualche piccolo aggiornamento”.
Tornando alle previsioni, notiamo che le sue non superano i tre giorni, non una limitazione di competenze o strumentazioni, ma una scelta ben precisa, che Luca giustifica così: “Non vado oltre i tre giorni perchè spingendosi al di là di questa forbice temporale le probabilità di previsione si abbassano enormemente; per esempio, se dall’oggi al domani ci sono il 90% di probabilità che la previsione sia giusta, quelle effettuate quattro o cinque giorni prima hanno una percentuale di successo pressochè dimezzata. Poi è anche vero che ci sono altre variabili in gioco, come per esempio l’instabilità atmosferica, maggiore instabilità significa minor precisione”.
Resta il fatto che non c’è fenomeno atmosferico che a Luca sfugga, si destreggia tra Cirri, Cirrostrati, Altocumuli, Stratocumuli, Nembostrati e ancora super celle temporalesche, conosce inoltre tutti i movimenti di un temporale dall’inflow al downdraft, e ancora, legge modelli e mappe meteo con una facilità che sembra quella di un veterano.
Visto l’inverno anomalo che stiamo vivendo gli chiediamo un suo parere: “E’ come se il tempo, in termini meteo, sia più avanti rispetto alla stagione canonica – spiega – E per quanto riguarda le precipitazioni abbiamo raggiunto livelli scarsissimi, basti pensare che a dicembre ci sono stati solo quattro giorni di pioggia: 11, 12, 14, 16, mentre dall’inizio di gennaio a oggi, solo tre: 2, 5, 6″.
Una passione, la sua, che nasce da un’altra passione, quella per la vela: “Quando uscivo con la barca mi chiedevo sempre se e come era possibile prevedere l’arrivo dei venti e determinarne con precisione la provenienza. E’ così che ho iniziato ad avvicinarmi alla meteorologia. Poi mi sono appassionato sempre più arrivando a dare vita a Leccometeo.it”.
Dove ti porterà questa passione? “Ora non so dirlo, ma so che, se questa sarà la mia strada, molto probabilmente dovrò andare negli Stati Uniti a studiare, è inevitabile se si vuole diventare un buon meteorologo”.
E proprio dagli Stati Uniti Luca sta aspettando la sua nuova stazione meteo, più perfomante e più completa per regalare a tutti i lecchesi e non solo previsioni meteo sempre più precise.
(Foto: in alto Luca Pozzoni; a seguire le sue foto: la super cella temporalesca del 13 luglio scorso alla quale è seguito il temporale che ha devastato Mandello del Lario; una nuvola temporalesca e il fenomeno del rietro delle nuvole da est sul Grignone)