Targa repubblichini, Brivio: “A breve il pannello informativo”

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LECCO – Dopo più di un mese di silenzio, sembra essere in dirittura d’arrivo la lunga vicenda che ha visto coinvolta la targa repubblichina che ricordava la fucilazione dei 16 militi repubblichini  presso lo stadio di Lecco avvenuta il 28 aprile 1945.

Ancora una decina di giorni e poi credo che potremo finalmente installare il pannello informativo al posto della vecchia targa ”, ci ha confidato il Sindaco di Lecco, Virginio Brivio,  a margine dell’incontro pubblico con Pino Galbani per commemorare i lavoratori lecchesi caduti dopo gli scioperi del 7 marzo 1944. “Il testo da inserire sul pannello è stato approvato da tempo – ha continuato Brivio – adesso mancano soltanto alcuni passaggi burocratici legati alla possibilità di affissione in luogo pubblico, poi potremo procedere con l’inaugurazione”.

Nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, infatti, la lapide furtivamente rubata e altrettanto misteriosamente ritrovata intorno alla metà dello scorso gennaio doveva essere sostituita entro il 31 dicembre 2012 con un pannello esplicativo, che avesse l’intento di placare le polemiche mai risolte tra opposte fazioni politiche, ma soprattutto che si ponesse l’obiettivo di spiegare una volta per tutte quanto accaduto durante i giorni della Liberazione a Lecco, in particolar modo al campo sportivo della città. Durante la seduta consiliare del 7 gennaio 2013, con l’accoro trovato tra maggioranza e minoranza sulla componente testuale da inserire, il Consiglio comunale aveva dato il via libera all’istituzione del pannello, la cui affissione, stando alle parole del primo cittadino, sembra ora a un passo dal concretizzarsi.

“A partire da questo pannello – ha concluso il sindaco Brivio – ci piacerebbe riuscire a valorizzare in modo positivo e costruttivo i numerosi luoghi della resistenza lecchese, già segnalati e descritti in un bell’opuscolo prodotto dall’Anpi qualche anno fa”.

Un’iniziativa, quella di un ipotetico percorso della memoria, che ci auspichiamo non rimanga soltanto un’idea: a livello culturale, per una città come Lecco, decorata con la Medaglia d’Argento al Valor Militare per la Guerra di Liberazione, sarebbe un’operazione importantissima. A partire proprio dal nuovo pannello affisso dietro lo stadio comunale, potrebbero farne seguito tanti altri, ciascuno a segnalare un luogo specifico della Resistenza, con lo scopo di delineare meglio le vicende che interessarono quei luoghi durante i mesi della guerra di Liberazione.

Dal tanto discusso epilogo della guerra di Liberazione fino a tornare ai giorni dell’armistizio nel 1943, sono davvero tanti i luoghi lecchesi che sono stati fondamentali durante l’epopea resistenziale: tanto per fare qualche nome, si va dalla casa delle sorelle Villa al Garabuso di Acquate all’ex Caserma “Sirtori” di fronte alla Canottieri, da alcuni stabili del centro cittadino che furono sede del CLN lecchese fino ai Piani d’Erna, rifugio e teatro di scontro per i primi disertori dopo l’8 settembre. Si tratterebbe quindi di un lavoro non solo storico, informativo e culturale, ma anche e soprattutto di rispetto verso la memoria della collettività lecchese, che proprio a partire dai fatidici giorni delle Liberazione ha potuto costruire il proprio sviluppo e il proprio benessere.