UIS, ASL, UIL: un opuscolo in aiuto delle donne straniere

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I festeggiamenti per l’8 marzo si avvicinano, ed oltre ai fioristi che già scaldano il registratore di cassa, fioccano in questi giorni le inziative che accendono una luce sul tema delle donne e della loro tutela in una società che, spesso, le ricorda soltanto in occasione di questa ricorrenza. Ci sono persone ed enti che, invece, non smettono di tenere alta l’attenzione sull’argomento, con progetti e attività di sostegno a favore dei soggetti più fragili: sindacati come la Uil ed associazioni come la Uis (Unione Italiana Solidarietà), si sono poste negli anni come punto di riferimento per cittadini in difficoltà, ma anche per le numerose iniziative di carattere sociale e solidale; l’ultima di queste è proprio a favore del gentil sesso, ed è stata sviluppata insieme all’ASL di Lecco con il sostegno della Provincia di Lecco, Regione Lombardia e di alcune associazioni, tra cui la Lilt (Lega Italiana per la lotta contro i tumori).

Si tratta di un opuscolo che mira a diffondere informazioni basilari per la salute della donna, non sempre a conoscenza delle interessate, e che reca i contatti telefonici e gli indirizzi dei consultori familiari della provincia di Lecco, sottolineando il ruolo fondamentale di questi presidi medici. L’iniziativa è stata concepita pensando alle donne straniere presenti sul territorio, le quali devono affrontare più di uno scoglio (lingua, consuetudini culturali, storie personali) per far fronte alle proprie esigenze; e che l’opuscolo sia rivolto proprio a loro, lo si intende sopratutto dal fatto che è stato scritto in 5 differenti lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo), così da rendere superabile il principale ostacolo alla comunicazione.

Il tutto è stato spiegato martedì mattina, in una conferenza stampa alla presenza del segretario generale di Uil Lecco, Giuseppe Pellegrino, della segretaria Uil , Marisa Rotasperti, della responsabile dell’ufficio immigrazione Uil, Francesca Fabri, della responsabilie servizio famiglie di ASL Lecco, Margherita Pozza, e dalla responsabile dell’ufficio comunicazione ASL Lecco, Stefania Bolis.

E’ la segretaria Rotasperti ad aver coordinato l’iniziativa: “Il volantino è frutto di una parte del progetto, rivolto alle donne immigrate, che si è svolto in vari ambiti: una fase dedicata all’attività di sportello accoglienza, sia per pratiche consuete che per situazioni di particolare disagio, ed una fase di assistenza che si è predisposta anche dal punto di vista legale. L’obbiettivo è sostenere queste donne, anche grazie all’impiego di una mediatrice culturale che ha potuto fare da tramite tra queste donne e le istituzioni del territorio. Si sono svolte anche attività di carattere culturale, come corsi di arabo per favorire la conoscenza reciproca delle differenti culture; ora il filone che si vuole affrontare è quello sanitario, la prevenzione della salute della donna, insieme alla Lilt, che ha permesso di utilizzare il loro volantino studiato per l’area milanese, e insieme all’ASL, con la quale abbiamo adattato questo opuscolo al terriorio lecchese. Il volantino è stato così dotato di indicazioni geografiche per poter rintracciare i consultori, a cui le donne possono rivolgersi per avere informazioni di carattere medico”.

“Il progetto Donna Ovunque – spiega il segretario Pellegrino –  è rivolto sopratutto agli ospiti della provincia di lecco, gli extra-comunitari; abbiamo pensato di favorire la loro intergrazione nella nostra società con un opuscolo che mira a rispondere a delle esigenze minime, ma importanti sopratutto per questi soggetti, ovvero i riferimenti ai quali possono rivolgersi in caso di necessità. I consultori sono istituzioni fondamentali e sono disposti in misura uguale su tutto il territorio; l’esigenza ora è spiegare a queste donne che possono accedere a questi uffici, nei quali posso trovare risposta alle loro esigenze.”

“Abbiamo riscontrato un’affluenza importante, ai nostri sportelli, di stranieri in cerca di informazioni relative all’accesso ai servizi sanitari, per questo crediamo che la diffusione degli opuscoli possa essere uno strumento utile, sopratutto per il loro aspetto plurilinguisto” spiega la responsabile dell’ufficio immigrazione, Francesca Fabri.

“La necessità di far conoscere i servizi è un’aspetto fondamentale, sopratutto per quelle fasce di popolazione che recepiscono con difficoltà tali informazioni – ribadisce la dott.sa Pozza – Il volantino, oltre ai riferimenti ai consultori, vuole sottolineare regole essenziali per la prevenzione ed un’idea di salute, vista non solo come cura, ma più in generale come star bene; quindi con indicazioni basilari per un corretto stile di vita”.