Un industrioso cammino, 500 anni di industria lecchese in un libro

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LECCO – “Un industrioso cammino. Origini, personaggi, vicende dell’imprenditoria lecchese e di Confindustria Lecco tra storia, economia e società”. Questo il titolo del libro fortemente voluto da Confindustria Lecco e realizzato da Francesco D’Alessio presentato ieri all’auditorium di via Capreara alla presenza di oltre 250 persone tra le quali Autorità Civili, Politiche, Religiose, Forze dell’Ordine e ovviamente molti imprenditori. Al tavolo dei relatori insieme al presidente di Confindustria Lecco Giovanni Maggi, l’autore D’Alessio e due ospiti d’eccezione, il divulgatore scientifico nonchè personaggio televisivo Cecchi Paone e Valerio Zanone senatore ed ex ministro all’Ecologia dall’1985 al 1986.

Stampato in 2mila copie, il libro nelle sue 278 pagine, racconta la storia degli ultimi 5 secoli dell’imprenditoria lecchese. E lo fa”raccontando la storia non attraverso le aziende, ma attraverso i suoi protagonisti”, come ha precisato lo stesso autore. Otto capitoli in cui si ripercorre la storia industriale di Lecco e dei lecchesi con l’obiettivo di presentare le vicende di Confindustria Lecco (già Unione Industriali Lecchesi) costituitasi nel 1946 illustrandone il rapporto con il contesto imprenditoriale locale e dando ragione del forte e radicato binomio Lecco-industria che tuttora caratterizza l’economia del territorio.

“La prima parte è dedicata a un generale inquadramento storico del contesto produttivo lecchese – ha spiegato D’Alessio – nel quale vengono illustrati gli ‘ingredienti’ principali delle fortune industriali della zona, l’innata intraprendenza della popolazione, i ‘protagonisti’ dello sviluppo industriale lecchese, l’evoluzione delle forme di collaborazione ed associazionismo tra gli imprenditori locali”. In questa prima parte si focalizza l’attenzione sull’antica e radicata tradizione produttiva, quindi spazio ai “Capitani (d’industria) coraggiosi capitolo in cui vengono presentate e raccolte le vicende di alcuni dei ‘protagonisti’ del contesto produttivo lecchese, partendo dalla lunga e atavica vocazione mercantile”. “Nella prima parte – prosegue l’autore – un capitolo è dedicato anche agli Industriali e l’arte, che si tradusse presto in un efficace strategia di marketing pubblicitario quindi la prima parte si conclude con un capitolo dedicato all’evoluzione storica delle forme di collaborazione e della nascita dell’associazionismo imprenditoriale lecchese”. La seconda parte del tomo invece è dedicata alla vicende e alle attività dell’Associazione dal 1946 a oggi.

L’idea del libro è venuta al presidente Giovanni Maggi, dopo un incontro con Silvia Cima: “Mi aveva mostrato il libro che aveva fatto realizzare per la sua azienda e ne ero rimasto colpito. Alcuni giorni dopo mi son detto: perchè non realizzarne uno anche per Confindustria all’interno del quale raccontiamo la storia dell’imprenditoria lecchese? Così, abbiamo iniziato a lavorarci e oggi siamo fieri di presentare questa meravigliosa opera frutto di un grandioso lavoro di Francesco D’Alessio. E’ importante ricordarci delle nostre radici, di quello che i nostri predecessori sono stati capaci di fare in un territorio che, certo, poneva precondizioni favorevoli ma non senza difficoltà e fatiche anche grandi, a volte lottando duramente. Ripercorrere attraverso le pagine di questo libro la storia del mondo produttivo del lecchese e quella di Confindustria Lecco non è solo un modo per rendere omaggio al passato e a coloro che lo hanno costruito, ma è soprattutto guardare al futuro rinnovando la certezza di poter contare su basi solide e di inserirsi in un percorso dove molte sfide sono state già vinte, per vincerne ancora di nuove”.

A sottolinearne l’ottima fattura e la valenza di questa “fatica” letteraria, la parola è passata a Cecchi Paone e quindi a Valerio Zanone. Il primo, riprendendo alcuni passaggi del libro, ha spronato i presenti a ritrovare l’orgoglio di mostrarsi imprenditori. “Sembra che negli ultimi anni ci si vergogni di esserlo, quando invece i vostri predecessori vi hanno trasmesso l’orgoglio del loro mestiere… riprendete la coscienza di classe, di voi stessi e tornate a sbandierarla”. Cecchi Paone ha poi colto l’occasione per criticare alcuni aspetti del sistema Italia, evidenziando alcune lacune che impediscono ai giovani di progettare il loro futuro: connessione internet scadente, lingua inglese che ancora in molti non sanno e il problema dell’energia, punto vitale per le imprese.

Dal canto suo Zanone nel suo lungo intervento ha messo l’accento sul rapporto formazione e occupazione, partendo da un dato di fatto: “In Italia ci sono molti laureati in materie umanistiche e pochi in materie tecniche. Questo gap si supera solo se si riesce a creare un rapporto stretto fra mondo dell’industria e della scuola. Quanto state facendo a Lecco con il Politenico di Milano va proprio in questa direzione”.

Il presidente Maggi ha quindi ringraziato tutti per la presenza e la partecipazione; spazio poi ad un momento conviviale e alla consegna a tutti i presenti di una copia del libro che  molto probabilmente verrà ristampato anche in lingua inglese.