Vaccini, la Lega: “Negano i morti e difendono le multinazionali”

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Il senatore Paolo Arrigoni

 

LECCO – Vaccini? Per la Lega, una libera scelta delle famiglie: il dibattuto tema è stato al centro del convegno che si è svolto domenica pomeriggio al Palataurus, organizzato dalla sede provinciale del Carroccio, alla presenza tra il pubblico di circa duecento persone.

Sul palco invece, i relatori invitati dalla Lega Nord per affrontare l’argomento: l’avvocato Vanni Oddino, legale del Coordinamento Nazionale Danneggiati da Vaccino, il professor Paolo Bellavite, medico chirurgo e per anni docente di patologia generale all’Università degli Studi di Verona, l’avvocato Mirella Manera, di Giuristi per l’azione popolare, e l’ingegner Claudio Simion,presidente del Coordinamento del Movimento Italiano per la Libertà delle Vaccinazioni.

“Incontri come quello organizzato qui a Lecco sono definiti dal ministro Lorenzin come ‘tavole rotonde fondate sull’anti-scienza – quando invece il ministro ci ha sorpreso più volte con le sue assurde e contraddittorie dichiarazioni – ha esordito il senatore lecchese del Carroccio, Paolo Arrigoni – Sulla presunta epidemia di morbillo in Inghilterra ha riferito di 200 morti nel 2014, per poi essere smentita dal Ministero della Sanità inglese che ha invece specificato di un solo morto per morbillo. Si crea la paura negando le reazioni avverse, gravissimo, quando sono i tribunali a riconoscere i danneggiati dai vaccini e gli indennizzi”.

“Una caccia alle streghe”, per Arrigoni, quella messa in atto nei confronti dei non allineati, “si trasformano i morti in fantasmi, si difendono le multinazionali del farmaco e quando abbiamo proposto il vaccino monocomponente per quei bimbi che avessero contratto in via naturale una malattia, ci siamo sentiti rispondere che non avevamo competenze tecnico scientifiche, di li a poco il ministro disse che il vaccino non interessava alle multinazionali del farmaco, si rischiò la crisi di Governo. Poi fecero proprio il nostro emendamento, modificandolo, senza però introdurre ancora l’obbligo di rendere disponibile il vaccino monocomponente sul mercato”.

Nel frattempo, ha ricordato Arrigoni, il 10 marzo è dietro l’angolo, “e i bambini non vaccinati rischiano di essere estromessi dagli asili nido e dalle scuole dell’infanzia, pensiamo a traumi che vivranno. Ci chiediamo quale emergenza sanitaria sarà mai in corso, visto che questi bimbi potranno frequentare le scuole, salvo essere messi alla porta dal 11 marzo. E per le scuole dell’obbligo basterà pagare la multa per assolvere all’obbligo. E’ così che si ferma il virus?”.