Vittorino Corti, 80 anni di patente e un legame forte con la Guzzi

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Vittorino Corti, mandellese, 98 anni splendidamente portati.

 

MANDELLO – Da pochi giorni ha tagliato il traguardo dei 98 anni, essendo nato il 27 febbraio 1919 a Merone. E dei suoi 98 anni splendidamente portati, il mandellese Vittorino Corti può vantarne ben ottanta alla guida di vari autoveicoli, avendo conseguito la patente nell’aprile 1937.

La sua vivacità mentale, la profondità e l’acume dei suoi ragionamenti stupiscono gli interlocutori. Anche nell’ambito dell’Archivio comunale della memoria locale, associazione di cui fa parte, è stato e continua a essere una fonte inesauribile di informazioni, oltre che un prezioso arricchimento.

Suo padre, ferroviere, nel ‘24 si trasferì per lavoro a Mandello con la famiglia. A 14 anni Vittorino fu assunto alla Moto Guzzi e a 18 entrò nella categoria degli autisti aziendali.

Nel 1939 fu chiamato a prestare servizio militare, destinazione il IV Autocentro di Verona, distaccamento di Trento, e nel 1940 venne inviato in Africa con le truppe italiane.

Causa malattia (da 80 chili di peso si era ridotto a 35!), nel ‘42 venne rimandato in Italia e ricoverato all’ospedale di Sarno, in provincia di Salerno. Non partecipò quindi alle battaglie di El Alamein e da Sarno fu successivamente trasferito nuovamente a Trento.

Dopo l’8 settembre 1943 fuggì dalla caserma e rientrò a piedi a Mandello. Nel dicembre dello stesso anno tornò in Guzzi come autista e vi rimane sino al 1959, quando acquistò una panetteria a Milano Certosa, che gestì con il prezioso aiuto della moglie Maria, proveniente da una famiglia di panettieri.

Dopo qualche anno ritornò… alla guida, questa volta di un autocarro, per effettuare trasporti in proprio nel campo dell’edilizia. Prestò la sua opera anche nel raddoppio dell’autostrada Milano-Torino e nella realizzazione della nuova Statale 36.

Negli anni Sessanta avvenne un altro radicale cambiamento: aprì infatti una lavanderia a Mandello, in via Risorgimento.

In Guzzi, Corti operò principalmente per la famiglia Parodi e per Gerardo Bonelli, ma i suoi servizi consistevano anche nell’accompagnare personalità con le quali i vertici aziendali avevano relazioni di lavoro, nel trasferire i vogatori della gloriosa Canottieri Moto Guzzi sui campi di gara e nel trasportare personaggi in visita alla Casa dell’Aquila. Insomma, la vita di Corti è stata tutt’altro che monotona.

Scomparsa la moglie, da lui amorevolmente assistita nei cinque anni di malattia, iniziò a collaborare con l’Archivio comunale della memoria locale, fornendo in particolare molte notizie e elementi utili alla stesura della nuova edizione del volume “Guzzi – L’idea che ha cambiato Mandello”.

Vittorino Corti è tuttora operativo nelle turnazioni settimanali dell’associazione e sarà festeggiato in sede lunedì 8 marzo.