E’ morto l’imprenditore Fiorucci. “La Valvarrone era il suo rifugio”

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Adamoli e Fiorucci
Ferruccio Adamoli (a sinistra) con lo stilista Elio Fiorucci

 

SUEGLIO – Era proprietario di una casa a Sueglio in Valvarrone e quando faceva capolino da queste parti, per trovare pace e relax, era solito andare a mangiare al ristorante Il Capriolo di Adamoli Ferruccio (ex sindaco di Tremenico) e consorte (vedi articolo).

La notizia della scomparsa dello stilista Elio Fiorucci è subito giunta fin quassù, tra le sue montagne. A ricordarlo, è lo stesso Adamoli, che racconta: “Per Elio era il Maestro. Lo chiamavo sempre così, finchè un giorno mi chiese il perchè. Semplicemente gli risposi che una persona come lui per me non poteva che essere un maestro di vita, non solo per quanto aveva fatto in ambito imprenditoriale e nel mondo della moda, ma anche per il suo modo di essere ed il suo stile di vita. Era una persona cordiale, alla mano, uno che non ha mai fatto pesare il suo nome e la sua posizione. Quando veniva a mangiare spesso ci confrontavamo su vari temi, parlare con lui era davvero interessante e costruttivo. La notizia della sua scomparsa ci ha addolorati profondamente”.

Elio Fiorucci, 80 anni compiuti il 10 giugno scorso, è stato rinvenuto privo di vita nella sua abitazione milanese vicino a Porta Venezia, stroncato da un malore.

Un legame quello dello stilista con la Valvarrone che affonda le radici in anni passati e bui, quando la famiglia decise di allontanarsi da Milano, trovando rifugio in Valvarrone luoghi natii della madre.

“La Valvarrone si può dire che era diventata il suo rifugio – conclude Adamoli – lontano dalla caotica metropoli milanese e a stretto contatto con la natura. Ci mancherà”.

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Nato a Milano nel 1935, Elio Fiorucci sin da giovane si occupa di moda seguendo le orme del padre per poi aprire una propria attività dedicata alla produzione di abiti per il tempo libero. Negli Anni ’70 il marchio Fiorucci si afferma non solo in Italia ma anche sul mercato statunitense, in Giappone e nel Sud America. Negli anni a seguire Elio Fiorucci apre negozi in giro per il mondo conquistando anche il gusto di molti vip, tra cui Bianca Jagger, Andy Warhol, Grace Jones.

Nel 1990 decide di vendere l’attività alla Edwin International che mantiene nella capitale meneghina solamente il centro di design del gruppo. Fiorucci nel frattempo inizia a collaborare con Oscar Cangiotti nell’istituzione presso l’Università di Urbino del primo corso di laurea in Italia in Design e Progettazione di Moda e nel 2003 dà vita al progetto Love Therapy.

Divenuto vegetariano da qualche anno, lo stesso Adamoli conferma: “ha smesso di mangiare carne, ma continua ad adorare risotti, polenta, formaggi e funghi anche se quest’anno ce ne sono davvero pochi”. Dal 2011, Fiorucci è fra i garanti del manifesto “La coscienza degli animali”.