Ingorghi e soste selvagge, lamentele dei cittadini
Col caldo Erve e le sue pozze vengono presi d’assalto dai turisti
ERVE – Turisti, ingorghi e soste selvagge, le lamentele sono arrivate da un gruppo di cittadini di Erve.
Un problema difficile da risolvere vista la carenza di spazi in paese ma che, puntuale, si presenta con l’arrivo della bella stagione e del caldo.
E’ successo anche ieri, domenica, quando la giornata estiva ha spinto tanti turisti a salire nel paesino montano da cui partono i sentieri per salire sulle montagne circostanti e soprattutto per raggiungere le pozze lungo il torrente Gallavesa.
Per limitare i disagi, il comune è solito posizionare una transenna con un cartello in via Cereda, all’altezza di via Foppe, per avvisare quando tutti i posti auto sono esauriti.
In troppi, però, del cartello se ne infischiano e inevitabilmente si creano ingorghi tra chi scende e chi sale per l’unica via che attraversa il centro abitato.
I cittadini sono stufi per una situazione che sta diventando sempre più insostenibile. Le pozze sopra Erve sono diventate una vera e propria attrazione e anche ieri la gente salita nel paesino della Valle San Martino (poco più di 700 anime) è stata veramente tanta.
Oltre agli ingorghi, poi, c’è il problema dei parcheggi “fantasiosi”: ieri alcune auto sono state lasciate sulla strada provinciale all’imbocco del paese. Il timore dei cittadini, infatti, è che in caso di bisogno un mezzo di soccorso possa avere difficoltà a passare.