La decisione dopo una nuova riunione in Prefettura
L’auspicio è di riaprire il raccordo per l’inizio delle scuole, previsto giovedì
LECCO – La nuova Lecco-Ballabio, chiusa domenica sera per una colata di fango e detriti all’altezza del Passo del Lupo, resterà chiusa ancora per i prossimi due giorni. A renderlo noto il sindaco di Ballabio Giovanni Bruno Bussola al termine di una riunione convocata in Prefettura nel primo pomeriggio di oggi, lunedì, proprio per fare il punto sulla situazione.
“E’ stato deciso di tenere chiuso il raccordo anche domani e dopo per cercare di mettere in sicurezza la carreggiata prima della riapertura delle scuole, prevista per giovedì – ha fatto sapere Bussola – siamo spiacenti per i disagi che questa decisione comporterà ma il protocollo per le emergenze, prontamente attivato dalla Prefettura, dovrebbe arginare le problematiche. Chiediamo a tutti di pazientare fino a che la situazione non sarà risolta”.
Da questa mattina sulla vecchia strada (SP62) è stato attivato il senso alternato per i mezzi pesanti, grazie alla presenza di movieri a San Giovanni e lungo la direttrice. Dalle 7 alle 9, invece, il transito ai camion sarà vietato.
La colata di fango e detriti è avvenuta nel punto dove due anni fa si era staccata l’enorme frana che aveva costretto alla chiusura della nuova Lecco-Ballabio per un mese. Nell’area è proprio in corso il cantiere per la messa in sicurezza della galleria e della strada. A causare lo smottamento le forti piogge che per l’intera giornata di domenica si sono abbattute sul territorio, causando ingenti danni, soprattutto nel meratese (LEGGI QUI).
Dopo il sopralluogo di Vigili del Fuoco e tecnici, Anas aveva disposto la chiusura della strada in entrambe le direzioni di marcia, con la conseguente attivazione del Protocollo per le Emergenze da parte della Prefettura: “Ringrazio il signor Prefetto e i Comuni per la disponibilità e prontezza – ha detto il sindaco di Ballabio – oggi si sono verificati un po’ di disagi viabilistici ma speriamo di ridurli nei prossimi due giorni per poi riaprire la strada”.