Indagato Galli (Lega)? Lui: “Coscienza a posto, non sono mica Fiorito”

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Stefano Galli
Stefano Galli

LECCO – Sarebbero 40 i consiglieri regionali di PdL e Lega Nord indagati per aver usufruito di rimborsi con soldi pubblici a fronte di spese poco chiare. A dare la notizia è stato il quotidiano La Repubblica, news poi ripresa da tutti gli altri media nazionali e non. L’inchiesta sarebbe partita dalla procura di Milano con l’indagine coordinata dal procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo e condotta dalla Guardia di Finanza milanese.

Tra gli indagati ci sarebbero anche i capigruppo di PdL e Lega, rispettivamente Paolo Valentini e Stefano Galli. Noi abbiamo contattato telefonicamente proprio quest’ultimo.

“Per ora non ho ricevuto nulla – ci fa sapere il leghista Galli – mi dicono che il primo giornale che ha pubblicato online la notizia è stato Repubblica poi tutti gli altri si sono accodati”.

Sull’ipotesi che ci possano effettivamente essere stati dei rimborsi dubbi Galli spiega: “Questo lo non so. A mio avviso abbiamo un controllo che è buono, poi di errori se ne possono sempre fare e i capigruppo, nel bene e nel male, sono coloro i quali ne rispondono perchè spetta a noi firmare i bilanci. Io rispondo dei miei 20 consiglieri, se effettivamente è stata aperta un’inchiesta vediamo cosa ci verrà contestato”.

Galli non mostra alcuna preoccupazione, si dice tranquillo, e prosegue: “Ho due segretarie che seguono il bilancio e sono due mastini, se c’è un errore lo segnalano immediatamente, quindi non ho alcun timore e poi, ripeto, finora non ho ricevuto nulla. Posso solo dire che se la campagna elettorale la vogliono iniziare così, ne prendiamo atto. Resta il fatto che ad usufruire dei rimborsi non siamo gli unici, ci sono anche Pd, Udc, Partito dei Pensionati, insomma tutti”.

Quando gli chiediamo se non sarebbe il caso di tirare la cinghia su questo fronte vista la situazione e visti i sacrifici che stanno facendo gli italiani, Galli replica: “Usufruiamo di una legge”… gli facciamo presente che non è una questione legislativa, ma etica e morale. Galli conviene: “E’ vero, la legge la possiamo modificare; tuttavia ci sono benefit che servono per consentire a tutti di poter fare politica, altrimenti la potrebbe fare solo Silvio Berlusconi. E poi, di nuovo, io ho la coscienza a posto non sono mica Franco Fiorito…”.