Sulle risse della scorsa sera, il prefetto: “Accertamenti in corso, più controlli ma presidi fissi non servirebbero”
Il vice sindaco Piazza: “Dinamiche dovute anche all’attenzione posta su alcune zone della città”
LECCO – Solo dieci giorni dopo i fatti di Piazza Affari (vedi articolo), la serata di martedì ha riacceso di nuovo l’attenzione sul tema della violenza tra i giovani e dell’ordine pubblico in città. Tre episodi di rissa, con tutta probabilità collegati tra loro, e sono anche tre persone portate in ospedale (leggi qui).
Una serata di violenza che si è consumata tra la stazione e l’area esterna del centro commerciale, in Largo Caleotto, forse uno scontro tra due fazioni opposte di stranieri che si sono affrontate in tre momenti distinti, al momento però le forze dell’ordine non rilasciano informazioni sull’accaduto, in attesa di chiarire quanto effettivamente successo, vagliando testimonianze e immagini di videosorveglianza.
“Stiamo facendo tutti gli accertamenti del caso – spiega il prefetto Castrese De Rosa – ci tengo però a rimarcare un concetto: Lecco non è il Bronx. Episodi di rissa non succedono solo in questa città ma si tratta di un problema più generale e che è frutto di tante cause, a partire da un disagio giovanile e sociale diffuso, sicuramente acuito dalla pandemia”.
Il prefetto al momento esclude che possa trattarsi di bande dedite alla violenza: “Sono risse tra ragazzi dovute a futili motivi, non ci sono al momento elementi per pensare diversamente ma attendiamo che si concludano gli accertamenti in corso”.
Come già sottolineato dopo i fatti di Piazza Affari, il prefetto ribadisce che “non si può pensare di blindare le piazze con presidi fissi di polizia, sarebbero utili solo a spostare il problema in altre zone non presidiate. Abbiamo già rafforzato i controlli ma questo è un problema che non può essere gestito solo con misure repressive ma anche con interventi di di carattere sociale, che possano coinvolgere i giovani in attività”.
Il vicesindaco: “Non abbassiamo la guardia, senza allarmismi”
La pensa allo stesso modo il vicesindaco Simona Piazza, assessore con delega alla Polizia Locale: “Attendiamo l’esito della indagini in capo alla Questura per comprendere la dinamica di quei fatti sicuramente gravi e già attenzionati nel tavolo per la sicurezza in Prefettura che si era riunito sul tema la scorsa settimana”.
Per il vicesindaco “è possibile ci siano anche delle dinamiche di trasformazione, dovute alle azioni concrete, nel positivo, messe in atto in zone come La Piccola” che potrebbero aver spostato questi gruppi verso altre zone della città.
“E un fenomeno complesso, che necessita risposte diversificate e ogni istituzione dovrà fare la sua parte di competenza. Non abbassiamo la guardia – ha concluso il vicesindaco – in maniera seria e senza allarmismi”.