A Pescarenico il commosso addio a Anna Tomeo, giovane mamma e volontaria della Croce Rossa
I compagni del giovedì: “Ti porteremo per le vie della nostra città per sempre”
LECCO – Numerose divise rosse hanno colorato la chiesa di Pescarenico questa mattina, giovedì: erano i compagni della Croce Rossa di Milano venuti numerosi per dare l’ultimo saluto ad Anna Tomeo, giovane mamma morta improvvisamente.
Originaria di Milano, dove lavorava per un istituto di credito, era venuta a vivere a Lecco con il compagno Federico Corti, titolare del B&B Polvara 31 nel rione di Belledo. Era mamma del piccolo Massimo, di soli 3 anni.
Il ricordo del compagno Federico
“Chi conosceva Anna conosceva la passione che metteva nel volontariato con la Croce Rossa di Milano – ha ricordato il compagno con la voce rotta dall’emozione -. Ricordo le volte che durante il suo turno di notte parcheggiavo di fianco al ripetitore Rai e con un messaggio avvisavo che ero fuori per vederla, anche solo cinque minuti”.
“‘Quelli del giovedì’, così chiamava i suoi compagni di squadra… faticavo a comprendere il motivo di tanta dedizione. Non capivo come era possibile uscire dall’ufficio alle 17 di tutti i giovedì, andare nella sede di corso Sempione, rimanere sveglia per tutta la notte in giro per Milano ad eseguire interventi per poi tornare in ufficio il venerdì mattina, presentandosi impeccabile. Il venerdì sera mi raggiungeva a Lecco con la sua borsa già pronta in macchina, talvolta il sabato dormiva fino a mezzogiorno, e mi raccontava di alcuni interventi successi durante la notte”.
“Conoscendola meglio ho capito che Anna metteva tutta l’anima e il cuore negli impegni che prendeva, nel lavoro, nella nostra relazione, nella Croce Rossa e per ultimo nei confronti di Massimo, nostro figlio”.
“L’ultimo viaggio di Anna è stato proprio su un’ambulanza della Croce Rossa e, appena i volontari sono entrati in casa, ha dichiarato subito di essere una volontaria Cri, forse per convincersi che il peggio era passato”.
E poi un pensiero al piccolo Massimo: “Anna mi lascia un figlio stupendo, mi lascia una lezione di vita che dovrò tramandare a lui per ricordargli ogni giorno che la sua mamma era indistruttibile e instancabile e che è per questo se tante persone sono qui per dimostrare il bene che le hanno voluto. Il ricordo di Anna rimarrà altrettanto indistruttibile nei vostri cuori, ne sono sicuro”.
Il ricordo del caposquadra
“Sei stata un vulcano, la tua simpatia e la tua bontà vera e verace sono state contagiose dal 30 novembre 2006: appuntamento fisso giovedì ore 18. Dodici anni di squadra con quella scanzonata allegria. Nonostante i servizi, lasciavi per le strade di Milano ogni tua stanchezza per aiutare il prossimo, gli ultimi, i bisognosi e raccogliere a piene mani il piacere di essere una famiglia. La tua seconda famiglia. Ci hai portato Massimino quando ancora era una ‘virgola’ nel tuo ventre eppure già sedeva in sala radio. Massimo e Federico, il tuo pensiero di ogni notte condivisa con noi, quando si scambiavano due parole sulle nostre vite. Non possiamo capire, possiamo però comprendere, accettare e continuare a credere. Ti lasciamo spiccare il volo, non possiamo opporci. Ti porteremo per le vie della nostra città per sempre. Appuntamento quindi a questa sera, ore 18”.
Il ricordo del presidente del comitato Cri di Milano
“Anna, non è facile trovare la forza e le parole per salutarti come associazione a cui hai dato ogni giovedì notte. Sentiamo però il dovere di raccontare alla comunità alla quale tu appartieni un pezzo di te. Abbiamo pensato di usare le tua parole per raccontare a questa comunità e alla tua famiglia ciò che eri. Le parole che una notte del 2014 hai rivolto a una tua collega soccorritrice alla quale, dopo un intervento difficile, hai scritto: ‘Sono convinta che questa notte abbiamo agito con tutta l’umanità possibile. Queste esperienze ci temprano e ci preparano a quelle veramente alienanti. Lo metabolizzi sempre dopo un po’, magari anche dopo un giorno o due. La divisa, sul momento, mi protegge da quasi tutto, anche dalle emozioni e mi consente di fare il necessario con calma. Quando ci sei tu in macchina io mi sento tranquilla, so che posso contare su di te. E per me è quello che conta sopra ogni cosa’ “.
Il ricordo di un’amica
“Oggi è un giorno che nessuno di noi avrebbe mai immaginato. Non abbiamo voglia di dirti addio ma ricordarti con un piccolo pensiero sulla nostra amicizia. Ci siamo conosciute al tempo dell’università e, pian piano, siamo diventate come sorelle. Prima in collegio, poi la casa di via Costa… sempre tante risate e qualche litigata che per fortuna durava poco. Spesso ci mettevi un po’ in riga con piglio deciso e abbiamo imparato che in realtà era il tuo modo di volerci bene. Sono davvero tanti i ricordi, ne abbiamo fatte tante insieme. Ricordi che oggi fanno male perché la tua assenza si sente già parecchio. Non sapremo mai il perché di tutto questo e non sappiamo trovare una spiegazione valida ma di una cosa siamo sicure: siamo qui per tutto il bene che ci vogliamo, ciao Anna”.