“Le misure blande aumentano solamente l’agonia”
Ospedali in guerra contro un virus che cresce vorticosamente
LECCO – Ospedali in affanno, alcuni in emergenza, sistema sanitario che rischia di arrivare al collasso se il numero dei contagi non subirà una inversione di tendenza. Il coronavirus sta mettendo in ginocchio la Lombardia impegnata in una vera e propria corsa contro il tempo.
“Le misure adottate dal Governo sicuramente servono per dare un segnale forte al Paese – ha detto l’assessore regionale Giulio Gallera durante un’intervista a La7 -. Nel dettaglio alcune aperture potrebbero far discutere ma è importante il messaggio che viene dato. Ricordiamo che le varie attività si possono svolgere solo se vengono rigorosamente rispettate le regole per lavorare in sicurezza, altrimenti si chiude. Il nostro impegno è quello di mettere in campo tutte le misure per limitare la diffusione e soffocare il virus. Le misure blande aumentano solamente l’agonia”.
Sulla possibilità, in caso di emergenza, di dover effettuare decisioni difficili negli ospedali e scegliere chi curare ha detto: “In caso di emergenza ci sono delle linee guida che non trovano ancora un’applicazione sistematica – ha detto -. Il sistema sanitario sta subendo una pressione enorme, alcuni presidi sono in difficoltà, ma il sistema sta reggendo. E’ una corsa contro il tempo. E’ vero che al momento ci sono ospedali così affollati che bisogna decidere chi intubare subito e chi dislocare altrove”.
Sui posti di terapia intensiva e rianimazione: “Gli spazi ci sono ma il virus sta crescendo vorticosamente e i rischi di andare in difficoltà ci sono. Da qui a 5-6-7 giorni arriveremo al massimo della nostra capacità con altri 200 posti. Stiamo lavorando con la Protezione Civile per creare 500 nuovi posti di terapia intensiva a Fiera Milano. E’ un progetto ambizioso che stiamo studiando, speriamo che la protezione civile riesca a recuperare il materiale necessario”.