Lecco. In Basilica, il saluto commosso a Cesare Fumagalli

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I vertici nazionali di Confartigianato ed Enrico Letta ai funerali di Cesare Fumagalli

Il prevosto: “Le relazioni che ha saputo tessere nella sua vita lo hanno reso l’uomo che tutti noi stimiamo”

 

LECCO – Il mondo dell’associazionismo d’impresa, quello della politica, il prefetto e i sindaci in fascia tricolore, gli affetti più cari e le tante conoscenze di una lunga carriera e impegno sociale, hanno reso omaggio martedì a Cesare Fumagalli, scomparso domenica all’età di 70 anni.

Ai funerali in Basilica hanno partecipato anche i vertici nazionali di Confartigianato, con il presidente Marco Granelli a onorare chi che per ben quindici anni è stato il punto di riferimento nazionale dell’associazione degli artigiani, un impegno per Fumagalli era iniziato quasi quarant’anni fa a livello provinciale, come direttore di Confartigianato Lecco e poi a livello regionale, fino all’elezione a segretario generale della categoria nel 2005, fino al 2020.

C’era anche Enrico Letta a rappresentare la vicinanza alla famiglia del Partito Democratico di cui Cesare Fumagalli era parte della segretaria nazionale. Molte sono state le persone che hanno voluto partecipare alle esequie:

“Ognuno di noi, con la nostra presenza, dà un nome al rapporto che lo legava a lui: chi amicale, chi professionale, di cittadinanza. Cesare è stato il dott. Fumagalli che tutti noi conosciamo perché ha tessuto un’ampia rete di relazioni, che lo ha reso l’uomo che stimiamo” ha rimarcato il prevosto, mons. Davide Milani, intervenendo durante l’omelia.

Le relazioni come ‘cuore’ di un mondo “che Dio ha costruito in modo efficiente, con una visione strategica, così come un artigiano nel suo lavoro. Manualità, intelligenza e precisione, ma senza relazioni l’uomo cosa sarebbe? – ha aggiunto il sacerdote – Anche Cesare ha contribuito e si è battuto per costruire l’Eden in cui credeva. Nelle relazioni che ha costruito andate a cercare l’uomo e l’artigiano che è stato”.

In accordo con la famiglia, non si è svolto il momento delle testimonianze al termine del rito funebre ma Don Milani ha auspicato che “si possa ricordare pubblicamente Cesare Fumagalli per quanto ha fatto, anche se questo ci costringe a guardare indietro. Dobbiamo invece sapere guardare a cosa ha saputo generare in vita, ai legami che sono l’eredità migliore che un uomo può lasciare”.