Procura, oltre 9 mila procedimenti. Crescono i reati economici e le violenze in famiglia

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Il punto sull’anno giudiziario, Chiappani: “Tanto lavoro e Procura sotto organico”

In aumento i reati economici e le violenze in famiglia: “Più denunce anche grazie al Codice Rosso”

LECCO – Una mole di lavoro sempre maggiore e un organico con il 25% in meno di forza lavoro: una situazione difficile quella con cui fa i conti l’Ufficio della Procura di Lecco, ‘denunciata’ ancora una volta dal Procuratore Antonio Angelo Chiappani in occasione della presentazione dell’attività dell’anno giudiziario.

“Da ottobre 2018 ad aprile l’Ufficio ha operato con soli tre sostituti procuratori, situazione in cui ci troviamo nuovamente visto che il nuovo sostituto, la dottoressa Siani, arriverà a Lecco non prima della metà di marzo. Forse vediamo uno spiraglio – ha fatto sapere – nel disegno di legge che dovrà essere discusso si parla di un ampliamento della pianta organica delle procure, tra cui quella di Lecco che dovrebbe così avere un quinto sostituto procuratore. Ad oggi siamo una delle Province col rapporto numero di sostituti procuratori/ abitanti più alto, a fronte di un’attività non da poco”.

A parlare, sono gli stessi numeri: oltre 500 udienze annuali da presenziare e più di 9 mila fascicoli, di cui 4.832 procedimenti a carico di noti, 4.427 a carico di ignoti e 1.029 fascicoli per fatti non costituenti notizie di reato. Le iscrizioni di reato restano in linea con l’anno precedente con -0,55% rispetto ai procedimenti a carico di noti e +1,51% a carico di ignoti. Più deciso, invece, l’aumento per i fatti non costituenti notizie di reato, +16,5%.

Due emergenze, violenze in famiglia e reati ‘economici’

“Se dovessi individuare due emergenze nel territorio di Lecco – ha dichiarato il Procuratore Chiappani – direi i reati che riguardano la materia tributaria, compresi i reati fallimentari e societari, e quelli di violenza in famiglia. Di quest’ultimo ce ne ha dato percezione il cosiddetto codice rosso, entrato in vigore lo scorso agosto, dunque fuori dall’anno giudiziario in esame, ma comunque impattante, soprattutto sul lavoro dei magistrati (il nuovo dispositivo impone infatti l’audizione della vittima di violenza entro tre giorni dall’iscrizione della notizia di reato, ndr)”.

Sono ancora una volta i numeri ad evidenziare l’emergenza: da metà agosto 2019 a fine gennaio 2020 risultano già 104 denunce per maltrattamenti contro familiari e conviventi, 23 violenze sessuali, 8 violenze sessuali aggravate, 36 denunce per atti persecutori e numerosissime denunce per lesioni personali e aggravate dalla relazione di coniugio o convivenza. “Stiamo ancora studiando l’impatto del codice rosso sulle nuove iscrizioni ma i dati fino ad ora registrati sicuramente danno già qualche indicazione – ha commentato Chiappani – c’è anche da dire che oggi, in generale, è più comune denunciare i casi di violenza, c’è una sensibilità maggiore”. Il Procuratore ha anche segnalato “un allarmante forte aumento dei casi di violenza e minaccia ai genitori da parte di figli tossicodipendenti o con problemi di disagio mentale”.

Passando ai reati in materia tributaria, si rileva un aumento del 23,33% (da 90 a 111) con sequestri, richiesti dal Pm, per un importo di circa 15 milioni di euro; aumentate anche le iscrizioni per i reati fallimentari e societari che da 31 sono risalite a 41 di cui 2 iscrizioni in materia di falso in bilancio. Sui fallimenti ‘incombe’, come ricordato, il Codice della Crisi di Impresa che entrerà in vigore a metà 2020: “Anche questo inciderà non solo sul lavoro della Procura ma anche dei professionisti come avvocati e commercialisti. Ci saranno nuove regole per evitare la liquidazione, staremo a vedere”.

Il Procuratore Chiappani

La maggior parte dei reati è compiuta da cittadini stranieri

Un’altra nota evidenziata dal Procuratore Chiappani riguarda il rapporto tra numero di reati e gli autori, spessissimo cittadini stranieri: “Al 2018 sul territorio sono censiti 28.108 cittadini stranieri regolari, con una significativa incidenza dell’8,33% sul totale della popolazione. E’ da rilevare come la percentuale degli indagati stranieri sul totale dei procedimenti penali pervenuti è salita al 29,70%. Questa è sicuramente una sconfitta che dimostra il fallimento dell’integrazione nel nostro paese” ha commentato Chiappani.

Meno denunce per truffe, più reati ambientali

Diminuite sensibilmente le iscrizioni per truffe perpetrate sia in danno di imprese che di persone fisiche, con -20,97% di denunce, ma il Procuratore invita a “non abbassare la guardia”: “Ad esempio, le truffe online sono aumentate del 330%” ha rilevato. Tra gli altri dati evidenziati, l’aumento degli infortuni mortali sul lavoro, 4 nel periodo in esame rispetto ai 3 del periodo precedente, “monito per una maggiore incisività delle attività di prevenzione a carico dell’ATS Brianza”. Infine, sottolineato il forte aumento (+68,42%) di reati in materia ambientale e di inquinamento: “Purtroppo in questa specifica materia il territorio paga lo scotto della mancanza sul territorio, fino a non molto tempo fa, di organismi di polizia giudiziaria dedicati. La situazione è però in netta e positiva evoluzione” ha concluso Chiappani.

Verso il trasferimento?

Quella di venerdì mattina potrebbe essere stato, per Chiappani, l’ultimo bilancio dell’anno giudiziario della Procura lecchese. Lo scorso dicembre, infatti, il Procuratore ha ricevuto l’avviso di trasferimento presso la Procura di Bergamo ma tutt’oggi le tempistiche non sono certe. Chiappani era arrivato a Lecco nell’ottobre del 2014.