Maltempo: danni in Valsassina e nel Calolziese, a Lecco rientrato il Caldone

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    il fiume Caldone, ieri sera alle 23.45, uscito dal suo letto in Via Carlo Porta

    LECCO – Dopo il nubifragio che si è abbattuto sul territorio nella serata di ieri stamattina la città si è risvegliata sotto un tiepido sole: la nottata è stata davvero frenetica per gli uomini della Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, la Polizia Locale e i volontari, impegnati dalla serata di ieri in diversi interventi, durati fino a tarda notte.

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    Il fiume Caldone stamattina: il livello dell’acqua è ancora critico ma la situazione è sotto controllo

    In città la situazione è stata meno critica del previsto: paura intorno alle 23.30 per l’esondazione del Caldone, che ha letteralmente sommerso Via Carlo Porta. Gli uomini della Protezione Civile sono rimasti a sorvegliare il fiume fino alle due di notte, quando il livello dell’acqua si è abbassato, liberando la strada su cui ora è rimasto uno strato di fanghiglia. Svariati altri episodi di allagamento hanno interessato le vie cittadine, ma la pronta pulizia dei tombini ha permesso il ripristino dei canali di scolo, evitando un peggioramento della situazione. Costantemente sotto controllo grazie ai volontari, le squadre alpini, gli uomini della Polizia Locale e di Silea le zone “fragili”, come Pradello e la Caletta di Laorca. Per Antonio Schiripo della Protezione Civile di Lecco si può parlare in generale di danni marginali, quanto meno in città: “L’allerta era stata data ed eravamo preparati – ha spiegato – molti uomini sono operativi già da venerdì mattino e le emergenze avuta nella serata di ieri sono state gestite con prontezza.”

    maltempo_allagamenti (78)Maggiori danni si contano in Valsassina, dove agli allagamenti si sono assommati fenomeni franosi. A Ballabio intorno a mezzanotte è stata predisposta la chiusura della Strada Provinciale 62 all’altezza di Balisio, dove la piana è diventata oramai un vero e proprio lago. La Provinciale è stata riaperta dopo l’emergenza e il traffico è di nuovo regolareChiusa anche la SP 63 di Parlasco a causa di uno smottamento in località Villette. Frane e smottamenti hanno interessato anche il Comune di Casargo: nel pomeriggio di ieri (sabato) un distaccamento di 18 metri cubi di materiale da una costa ha interessato la frazione di Narro, nelle vicinanze di un condominio: sul posto i Vigili del Fuoco di Lecco, gli esperti di Idroservice e i volontari hanno provveduto alla messa in sicurezza della zona mentre il sindaco di Casargo, Pina Scarpa, ha emesso l’ordinanza di inagibilità del condominio fino a revoca: fortunatamente non c’è stato bisogno di evacuare poiché, come ha spiegato il sindaco, il condominio è abitato da persone come seconda casa durante le vacanze. Sempre a Casargo intorno a mezzanotte in località Somadino si è verificato un altro piccolo smottamento, ora sotto monitoraggio. Nella giornata di oggi, senza pioggia (almeno questo è l’augurio) i volontari e il Sindaco, con buona parte del consiglio comunale, continueranno ad analizzare la situazione per cercare di arginare i danni. Grande l’amarezza da parte del sindaco di Casargo, accorsa in prima persona sui luoghi colpiti dagli smottamenti tra ieri e oggi: “Quando succedono queste cose non basta che ci arrivino i soliti sms che segnalano l’allerta meteo, servono dei fondi: il dissesto idrogeologico non è una novità, siamo sempre più spesso interessati da questi episodi e di fondi per le emergenze non se ne sono mai visti” ha dichiarato.

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    Lecco: il bacino del lago dopo la pioggia di ieri

    Episodi franosi hanno interessato anche il calolziese: a Torre de Busi i volontari della Protezione Civile di Val Greghentino hanno dovuto far fronte agli allagamenti dovuti al terriccio e altro materiale che intasa le griglie e i tombini, mentre in nottata è stato segnalato al Comune uno spostamento di terra nei boschi circostanti: impegnati in mattinata nel sopralluogo i volontari del S.e.l. di Lecco insieme ad un geologo. Olginate e Val Greghentino hanno dovuto invece far fronte alla fuoriuscita del fiume, mentre a Vercurago ha spaventato il livello del lago, uscito in certi punti durante la nottata: la situazione però sembra ora essere sotto controllo. A Chiuso l’otturazione di alcuni tombini ha provocato la fuoriuscita d’acqua, creando un vero e proprio fumiciattolo che scende verso il Corso Emanuele Filiberto.

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    Pusiano: il lago esondato ha coperto parte della strada provinciale

    Anche nell’erbese la situazione rimane critica: a Pusiano uomini al lavoro per fermare l’esondazione del lago (vedi articolo) che ha già ricoperto parte della sp639 (Como-Lecco), chiusa al traffico. Nel centro abitato del paese, tra Piazza Lago e Via Mazzini è stato istituito il senso unico alternato, regolato da un semaforo, fino al completo rientro dell’acqua in sede. Il bacino rimane una zona a forte criticità e dunque sotto costante monitoraggio.

    Per la giornata di oggi era prevista una diminuzione delle precipitazioni e di fatti la mattinata si è rivelata clemente, permettendo di monitorare meglio la situazione e pianificare gli interventi.

    Le previsioni meteo rimangono comunque incerte e l’allerta alta.

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