Prima le spinte in strada, poi la gomma tagliata: Papaleo denuncia i “frutti dell’odio”
“Vengo visto, a torto o a ragione, come uno degli artefici del progetto di messa in sicurezza di Viale Verdi”
MERATE – La gomma tagliata, probabilmente con un cacciavite o un punteruolo. E’ l’amara sorpresa con cui ha dovuto fare i conti Giuseppe Papaleo, presidente del Comitato Viale Verdi nonché tesoriere della Pro Loco che lunedì sera ha trovato la gomma dell’auto completamente a terra. A ricostruire quanto avvenuto, con una denuncia affidata a un post su Facebook, è lo stesso Papaleo che ha anche rilevato di essere stato vittima, qualche settimana fa, di un’aggressione mentre percorreva il viale dove sono praticamente terminati i lavori di riqualificazione.
Due spiacevolissimi episodi che lo stesso Papaleo ha etichettato come “frutti dell’odio”, ricostruendoli nei dettagli. “Lunedì sera recandomi in Auditorium per un evento della Proloco, una gomma dell’auto mi si è afflosciata; succede! Oggi (martedì, ndr) dal gommista ho scoperto che la gomma è stata danneggiata da un punteruolo o cacciavite nell’arco di una notte e un giorno durante la quale è stata parcheggiata sotto casa in Viale Verdi. Questo fatto, unito “all’incontro ravvicinato”, con tanto di strattonamenti-spintoni e intervento dei Carabinieri, avuto qualche settimana fa con un gruppo di persone che evidentemente si sono sentite danneggiate dal riordino del Viale (sparizione della tanto decantata ciclopedonale-parcheggio abusivo e costruzione dei nuovi marciapiedi), è solo una delle conseguenze che il clima di denigrazione, in atto ormai da mesi, ha fatto degenerare nell’odio personale nei confronti del sottoscritto che viene visto (a ragione o torto) come uno degli artefici del progetto di messa in sicurezza di Viale Verdi”.
Considerazioni a cui Papaleo aggiunge ulteriori riflessioni: “Ora, avere coraggio non vuol dire non aver paura ma, averla ed andare avanti (senza far male a nessuno); è quello che farò!. Concludendo un messaggio da Capitan Paletta: ricordo ai vari “scognomati” che abbondano online che, quando deciderò di ritirarmi ci saranno circa 800 ore di lavoro volontario annuo da coprire (divise tra presidio dell’ingresso alla scuola primaria, contabilità Proloco, orti sospesi del CDD e impegno in Comune per distribuzione calendari o presidio Sportello Ecologia). Quindi, abbandonate la tastiera e cominciate a tirar su le maniche”.