Metastasi. QLL pubblica i verbali di Invernizzi. L’ira di Valsecchi

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    Alberto Invernizzi
    Alberto Invernizzi – Consigliere comunale di Appello per Lecco

    LECCO – Dopo i verbali del colloquio del sindaco Brivio coi magistrati dell’inchiesta Metastasi, Qui Lecco Libera ha pubblicato anche quelli di Alberto Invernizzi, consigliere comunale di Appello pe Lecco e presidente della commissione Urbanistica del Comune.

    Il nome di Invernizzi era finito nell’ordinanza, seppur come non indagato, nella veste di progettista a cui si era rivolto nel 2011 Ernesto Palermo -ex consigliere comunale di Lecco eletto tra le fila del Pd e presunto tramite della ‘ndrina Trovato- per la realizzazione del progetto del “nuovo” lido di Parè a Valmadrera.

    “Stando all’ordinanza di custodia cautelare, però, Invernizzi non si limitò a “tracciare alcuni quadratini su un foglio A4” e “ciao e arrivederci”, come invece ha raccontato ai giornali locali dopo che sollevammo la questione – scrivono dall’associazione Qui Lecco Libera – No, secondo il Gip, Invernizzi venne a sapere anche del “problema” di Saverio Lilliu, suo committente e socio della Lido di Parè Srl, che in casellario recava precedenti come traffico di sostanze stupefacenti o riciclaggio”.

    “Effettivamente ho saputo da Palermo che erano insorte delle difficoltà in relazione alla posizione di Lilliu Saverio […] in quanto lo stesso aveva dei precedenti penali e questo aveva determinato delle conseguenze negative in Comune” aveva spiegato Invernizzi ai pm.

    “Perché non fece nulla allora? Stante l’irrilevanza della condotta da un punto di vista penale, è politicamente opportuno che continui a fare il presidente della commissione che in città si deve occupare di Urbanistica?” si sono chiesti dall’associazione.

    Duccio Facchini di Qui Lecco Libera
    Duccio Facchini di Qui Lecco Libera

    Al centro delle critiche di QLL anche la cena alla Pizzeria 046, locale “appetito” dalla famiglia Trovato, raccontata dal consigliere di Appello:

    “Non ricordo incontri personali con Trovato Mario né contatti telefonici con lo stesso – aveva spiegato Invernizzi ai magistrati – ricordo però di averlo visto fugacemente una volta all’interno della pizzeria 046: eravamo all’inizio del mandato consiliare ed insieme ad altri Consiglieri comunali, dopo una seduta, eravamo andati a cena alla pizzeria 046. Ricordo che erano presenti i Consiglieri comunali: Marchio Luigi, che è calabrese, Citterio Stefano, Angelibusi Stefano, probabilmente Palermo Ernesto; e l’Assessore Mazzoleni Martino. Forse erano presenti altri Consiglieri comunali sempre del PD, come quelli precedentemente indicati, ma in questo momento non ho un ricordo preciso. Ad un certo punto, durante la serata, uno dei Consiglieri presenti – Forse Marchio Luigi – Mi indicò Trovato Mario, che era seduto a un tavolo, dicendomi che quello era Trovato Mario. Conoscevo di fama la famiglia Trovato, in particolare Coco Trovato Franco, e sapevo che era condannato all’ergastolo; sapevo anche che Trovato Mario era fratello di Coco Trovato Franco. Io sono nato e cresciuto a Lecco, quindi conoscevo di fama la famiglia Trovato”.

    Qui Lecco Libera contesta ai consiglieri “un’emblematica sprovvedutezza”, “mangiare una pizza in un locale sconsigliabile non è reato né un peccato mortale. Ma della problematicità della pizzeria 046 la nostra città era perfettamente consapevole almeno dall’11 marzo 2010”.

    Il nuovo intervento di QLL sull’inchiesta Metastasi ha però provocato l’ira di Corrado Valsecchi, il portavoce di Appello per Lecco, che in una nota ha tuonato contro l’associazione:

    Corrado Valsecchi - Appello per Lecco
    Corrado Valsecchi – Appello per Lecco

    “La pubblicazione delle testimonianze sull’operazione Metastasi di Virginio Brivio e Alberto Invernizzi ad opera dell’associazione Qui Lecco Libera, da una parte evidenzia un rito detestabile, non legittimo, come quello di anticipare documentazione riservata, in mano solo agli avvocati delle Parti e della Magistratura, nemmeno in possesso, mi risulta, di Brivio e Invernizzi, sentiti, come persone informate dei fatti; dall’altro, ritengo sia liberatoria per gli stessi interessati” scrive Valsecchi.

    Il portavoce di Appello sottolinea come nei verbali ci siano “solo gran parte delle dichiarazioni pubbliche fatte dagli amministratori interessati”.

    “La vicenda penale si chiuderà con il processo promosso dalla Magistratura milanese che non vede tra gli imputati ne Brivio e tantomeno Invernizzi, la vicenda politica si concluderà non certo con i resoconti, più o meno faziosi di Qui Lecco Libera, ma con le elezioni amministrative comunali – prosegue Valsecchi – Quindi non vale la pena scaldarsi per le ricostruzioni di una associazione che, ovviamente, partecipa, spesso in maniera aggressiva, alla vita politica della città di Lecco, ma bisogna attendere solo pochi mesi per avere i riscontri penali ( attraverso il processo ) e politici ( le elezioni ) che sanciranno il finale di questa vicenda. Perché è chiaro che gli unici arbitri e giudici abilitati a emettere sentenze di condanna o assoluzione sono : per i reati penali i Magistrati e per le eventuali incongruenze etiche e politiche gli elettori. Quindi consiglio di avere solo un po’ di pazienza e questi verdetti, nel giro di pochi mesi, verranno emessi con buona pace, si spera, anche di Qui Lecco Libera”.