Conferenza stampa a Fiumicino dopo lo sbarco del piccolo Alvin
Il presidente nazionale della CRI: “La capacità di dialogo ci ha portato a questo risultato”
ROMA – . “Alvin sta bene, le sue condizioni ci sono sembrate buone, nonostante tutto. È molto vivace e curioso. Adesso merita un po’ di tranquillità”. Sono le parole di Francesco Rocca, presidente di CRI-FICR nella conferenza stampa che si è svolta questa mattina a Fiumicino dove il piccolo è atterrato intorno alle 6.50 di questa mattina con l’aereo decollato da Beirut.
La delicata operazione, nella quale ha preso parte lo stesso Rocca e un medico della Croce Rossa Italiana che ha assistito il bambino per tutto il tempo, è stata il frutto di una efficace collaborazione tra i governi italiano e albanese, la Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e la Mezzaluna Rossa Siriana.
Un’operazione guidata dalla Direzione centrale della polizia criminale, diretta dal Vice Capo della Polizia Vittorio Rizzi, è stata coordinata, da agosto del 2019 dal Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia (Scip) con il supporto della Croce Rossa Internazionale, della sua corrispondente Mezzaluna Rossa, dell’Albania e del Ros dei Carabinieri titolari dell’indagine condotta dalla Procura di Milano. Per l’identificazione del bambino, inoltre, è stata determinante l’attività dalla Polizia Scientifica che ha riconosciuto il bambino con la comparazione fisionomica.
“La capacità di dialogo – ha sottolineato Rocca – ha portato a questi risultati. Ringrazio tutti gli attori coinvolti per la grande cooperazione. Strategico il ruolo della Mezzaluna Rossa siriana”.
“Non è stato facile – ha ribadito il presidente della Mezzaluna Rossa, Khaled Hboubati -se non fosse stato per le informazioni precise e dettagliate arrivate da Italia e Albania, non avremmo potuto fare nulla. Oggi siamo lieti di aver mostrato la nostra azione umanitaria. Siamo disponibili a continuare a collaborare per riportare a casa altri bambini. Questa è la strada giusta”
La storia di Alvin dà speranza agli altri bimbi
Nello stesso campo di al-Hol, ha infatti ricordato Rocca, “ci sono 28.000 bambini e 3 orfanotrofi. Oggi Alvin è tornato a casa, ma questo esempio serva a fare la differenza. Adesso pensiamo agli altri bambini”.
“Un inferno da cui Alvin è potuto scampare – è intervenuto in conferenza stampa il Ministro dell’Interno albanese, Sandër Lleshaj – È stata un’operazione difficile con un aspetto politico molto delicato. C’è stato un grande impegno coordinato tra le polizie dei nostri Paesi, la Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa. Voglio esprimere il grande ringraziamento del Governo albanese agli attori coinvolti”.
Impegno coordinato e vincente, ricordato anche dal Generale dei Carabinieri, Giuseppe Spina: “Questa è una storia bellissima che va dritta al cuore”.
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