San Pietro al Monte piange la morte di don Vincenzo Gatti

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DON VINCENZO GATTI

CIVATE – Si deve a lui la rinascita di San Pietro al Monte,  della basilica e dei suoi tesori artistici, un progetto al quale aveva creduto ben 40 anni fa, fondando l’associazione che oggi prosegue nel suo cammino e nei suoi insegnamenti: don Vincenzo Gatti si è spento domenica mattina a 80 anni, lasciando nel lutto la comunità di Civate.

Il sacerdote, originario di Cassano d’Adda, da circa un anno era ricoverato presso la Casa del Cieco a Civate. Una brutta caduta, proprio a San Pietro, nel 2011 ne aveva aggravato le condizioni di salute.

Don Vincenzo era membro della fondazione di culto Famiglio Beato Angelico di Milano ed insegnante nella stessa fondazione. L’arte era la sua passione e suoi sono alcuni manuali sull’arte applicata alle sacre scritture. Per il suo impegno a San Pietro al Monte, nel 2014 era stato premiato con la “Rosa Camuna” di Regione Lombardia.

“Era una persona speciale, la nostra guida per 40 anni – spiegano dall’associazione Amici di San Pietro, oggi presieduta da Serafino Castagna – era anche una persona autorevole, un capo che sapeva prendere le decisioni e allo stesso tempo amava circondarsi di persone semplici, in particolare quelle che a San Pietro venivano per lavorare. Li chiamava ‘i miei uomini’. Anche se negli ultimi tempi non poteva più salire sul monte, lo guardava sempre, intensamente, dalla sua finestra”.