Frasi razziste, alunno punito con lavori socialmente utili

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    La storia che stiamo per raccontarvi ha per protagonista, in negativo, un alunno minorenne del quale per ovvie ragioni di privacy, non riveleremo l’identità e neppure il nome dell’Istituto Superiore cittadino che frequenta.

    Tutto è cominciato sul Social Network Facebook, quando Giulio (il nome è di fantasia) ha pubblicato sulla sua bacheca alcune frasi irriguardose e a sfondo razzista verso stranieri e immigrati.

    Il suo intervento ha suscitato la rabbia e la collera di numerosi ragazzi che, oltre alle vibranti repliche postate sempre sul social media, lo hanno minacciato. E così, di lì a poco, Giulio si è ritrovato fuori dall’Istituto che frequenta attorniato da alcuni coetanei.

    Fortunatamente, la pur sempre riprovevole spedizione punitiva si è limitata a intimorire il giovane, ma il caso è finito sulla scrivania del preside, che ha convocato immediatamente un consiglio di classe straordinario per affrontare il caso e prendere provvedimenti disciplinari nei confronti dell’alunno. Provvedimenti che si sono tradotti non in una sospensione, come inizialmente ipotizzato, ma, in accordo con la famiglia del ragazzo, in un periodo di lavoro “forzato” socialmente utile.

    “Abbiamo convenuto con i genitori del ragazzo e con il consiglio di classe – ci ha confermato il preside del quale ovviamente non riveliamo l’identità – che era meglio intervenire con una punizione educativa e riabilitativa e non meramente sanzionatoria. Ci auguriamo che la famiglia faccia in modo che la punizione avvenga nei termini e nei modi accordati e che il ragazzo impari la lezione”.

    Il preside, pur confermando quanto è accaduto, tiene a precisare: “Quello che ha scritto il ragazzo sulla sua bacheca di Facebook non l’ho visto di persona, quindi al riguardo non posso dire nulla. So solo che il ragazzo ha provveduto immediatamente a cancellare tutto quanto, ha ammesso le sue colpe e ha chiesto scusa”.