Traffico di migranti: 38 fermi, un eritreo arrestato a Pescarenico

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italia_migranti6021-622x394LECCO – Palermo, Roma, Viterbo, Agrigento, Catania, Trapani, Milano, Macerata , Genova e anche Lecco compare tra le città dove la Polizia di Stato ha operato gli arresti, in tutto 38, nell’ambito dell’operazione “Glauco 3” attraverso la quale sarebbe stata sgominata una banda specializzata nel traffico di migranti e in grado gestire grandi volumi finanziari e di droga.

Il gruppo criminale era composto da 25 eritrei, 12 etiopi e un italiano, accusati di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell´immigrazione clandestina e al traffico internazionale di stupefacenti.

Un arresto è avvenuto a Lecco: si tratta di un soggetto eritreo, Weldekindan Tedro, classe 1984, da alcuni anni in Italia, regolare sul territorio, lavorava come operaio in un’azienda lecchese. Gli agenti della Squadra Mobile di Lecco lo hanno arrestato a Pescarenico e trasportato al vicino carcere.

E’ accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: secondo quanto emerso dalle indagini, l’uomo avrebbe avuto un ruolo marginale, era implicato nella fabbricazione di documentazione falsa per consentire la permanenza sul suolo nazionale di suoi connazionali. Documenti che venivano forniti all’organizzazione che gestiva il traffico illegale di persone. Lunedì mattina gli agenti della Questura di Lecco, coordinati dal capo della Squadra Mobile, Marco Cadeddu, lo hanno ammanettato e trasferito in carcere in attesa dell’interrogatorio di garanzia che dovrebbe avvenire nei prossimi giorni.

L’indagine sarebbe partita dalle dichiarazioni di un ex scafista pentito, diventato collaboratore di giustizia nel 2014, il primo straniero ammesso ad un programma di protezione per pentiti. L’uomo era stato condannato a 5 anni di pena. La sua testimonianza avrebbe consentito agli inquirenti di fare luce sul business del traffico di clandestini.

La Squadra Mobile di Agrigento ha diretto le indagini che hanno permesso di ricostruire il flusso di denaro illecito, individuando in una profumeria di Roma la centrale delle transazioni. Durante le perquisizioni del locale sono stati sequestrati 526 mila euro e 25 mila dollari.