La vicenda riguarda un ex dipendente della Deutsch Bank, D.C., ormai lincenziato dal 2007, quando i conti del suo cellulare aziendale davvero enormi avevano accentrato su di lui l’attenzione dell’azienda. Un ispettore si accorse che i costi erano lievitati a causa dell’uso del telefonino come modem. Ma più grande è stata la sorpresa quando sono stati visti i file conservati nel computer dell’impiegato che lavorava in una filiale cittadina della banca. Si trattava d’immagini a contenuto pedopornografico. Dopo aver sospeso in un primo momento l’uomo e licenziato successivamente, l’istituto bancario lo ha denunciato per appropriazione indebita.
Nel frattempo il computer è stato conservato in cassaforte dall’ispettore che aveva fatto luce sulla vicenda. Da allora l’oggetto tecnologico è a disposizione della magistratura per una perizia, ma il precedente titolare dell’inchiesta il pm Luca Masini non ritenne di predisporla. L’avvocato Giuseppe Fornari della Deutsche Bank, segnalò ovviamente la cosa, anche perché il pc viene considerato scrigno di prove a carico di D.C.
Sarà il giudice Rossato a cui è stato passato il fascolo a decidere se la perizia si debba o meno eseguire. I risultati comunque non potranno essere pronti prima di 40 giorni.