Amnesty Merate: una proiezione contro le discriminazioni ai Rom

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BRIVIO – Una realtà a noi molto vicina, ma che spesso conosciamo solo attraverso stereotipi e luoghi comuni: questo il tema della seconda serata della rassegna “Dalla parte dei diritti umani”, in corso a Brivio. Mercoledì 13 marzo alle ore 21.00 è infatti in programma la proiezione di “Io, la mia famiglia Rom e Woody Allen” (di Laura Halilovic – Italia – 2009), un viaggio intimo e personale nella vita di una ragazza Rom che abita con i suoi nella periferia di Torino e che racconta con ironia e umorismo la realtà di questa piccola comunità e le incomprensioni nelle relazioni con gli altri, i Gagè.

Attraverso i ricordi dei familiari, le fotografie e i filmati del padre che ha documentato negli anni la vita quotidiana della piccola comunità, Laura Halilovic ci rivelerà una realtà a noi vicina ma al tempo stesso sconosciuta. Il documentario non è tuttavia soltanto la storia di una famiglia: chi parla è una ragazza di oggi che cresce inseguendo i propri sogni di adolescente, combattendo contro i pregiudizi e le tradizioni di una cultura difficile da accettare.

Concluderà la serata un dibattito con il pubblico, durante il quale gli attivisti di Amnesty International illustreranno la campagna “Per un’Europa senza discriminazione”, che tra i propri obiettivi ha anche quello di combattere la persecuzione e l’esclusione sociale di cui la minoranza etnica dei Rom è ancora vittima nel nostro continente. Pari accesso all’istruzione, diritto ad un alloggio adeguato e tutela nei confronti degli sgomberi forzati sono i capisaldi delle azioni di Amnesty International, per le quali verranno anche presentate delle petizioni a margine della serata.

Le proiezioni, ad ingresso libero, si svolgeranno alle ore 21.00 presso la Biblioteca Comunale “Pietro Frigerio”, in via Vittorio Emanuele II, 25 – Brivio (LC).

Terzo ed ultimo appuntamento mercoledì 20 marzo con Cronaca di una fuga – Buenos Aires 1977, che ripercorre la storia di Claudio Tamburrini, giovane calciatore professionista rinchiuso in un centro di detenzione clandestino e sottoposto a feroci torture perché sospettato di opporsi alla dittatura militare argentina.

L’iniziativa è promossa dal Comune di Brivio, dalla Pro Loco e dal Gruppo Amnesty International di Merate.