La storia di Maggianico rivive grazie alla penna di Ornella Gnecchi

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Da sinistra Dario Angeli, Ornella Gnecchi, Alberto Stefanoni, Aloisio Bonfanti
Da sinistra Dario Angeli, Ornella Gnecchi, Alberto Stefanoni, Aloisio Bonfanti

Al Circolo Figini presentato il libro “Missirano e la sua storia”

“Attraverso la memoria chi non c’è più torna a vivere e fatti, usanze e tradizioni possono essere tramandati”

LECCO – Si è tenuta ieri pomeriggio presso il Circolo Figini di Maggianico la presentazione del libro “Missirano e la sua storia” di Ornella Gnecchi (insegnante, giornalista e scrittrice), casa editrice Stefanoni (presente in sala l’editore Alberto Stefanoni).

A fare gli onori di casa Antonio Pattarini, già consigliere comunale, che ha ricordato il ruolo centrale del Circolo Figini sul territorio e l’impegno dello stesso per sostenere e promuovere iniziative culturali e non solo.

Ornella Gnecchi con i nipoti
Ornella Gnecchi con i nipoti

Lo storico giornalista Aloisio Bonfanti ha dialogato con l’Autrice Ornella Gnecchi per raccontare non solo il contenuto del libro dedicato a “Missirano e la sua storia” ma anche molteplici aneddoti sulla città di Lecco.

Presentazione_libro_Ornella_Gnecchi_Maggianico_2023

Numeroso il pubblico che ha partecipato all’incontro; il sindaco Mauro Gattinoni, che ha firmato la prefazione al volume, impegnato in un incarico istituzionale, ha fatto pervenire i propri saluti; “I rioni sono i cuori pulsanti della città di Lecco” scrive il primo cittadino nella Prefazione e ripercorre brevemente la storia dei Comuni che si unirono a formare quello di Lecco proprio cent’anni fa; in questa ricorrenza Gattinoni si rallegra “dell’uscita del secondo quaderno di Ornella Gnecchi(…). Dopo aver riportato alla luce la storia di Barco (nel primo volume n.d.s.) , questo nuovo capitolo mette al centro le vicissitudini della contrada di Missirano: dalle ville alla Scapigliatura, dalle famiglie al lavoro di un tempo, passando per il Gruppo Alpini, quest’opera racconta attraverso avvenimenti, voci e curiosità una nuova anima dell’allora Comune Maggianichese, andando così a contribuire alla ricostruzione di una storia nascosta della città. A Ornella Gnecchi rinnovo quel grazie sentito a nome di tutta la comunità lecchese per aver intrapreso questo viaggio nella storia della comunità di Maggianico”.

Presentazione_libro_Ornella_Gnecchi_Maggianico_2023

Davvero intenso l’intervento dell’assessore all’attrattività territoriale Giovanni Cattaneo originario proprio di Missirano ed ex alunno dell’Autrice Ornella Gnecchi al tempo in cui insegnava presso le scuole elementari di Maggianico; Cattaneo ha ringraziato la sua maestra “per il lavoro svolto come insegnante con passione e dedizione e per i buoni semi piantati”; ha ringraziato l’Autrice anche per questi “Quaderni” sulla storia di Maggianico poiché la storia è maestra di vita e “può costituire una guida in un momento storico in cui ce n’è davvero bisogno”.

Presentazione_libro_Ornella_Gnecchi_Maggianico_2023

Presenti i figli dell’Autrice, Giovanna, Cinzia, Riccardo Samà e i nipoti Pablo, Malena e Gemma che hanno consegnato alla nonna un mazzo di fiori emozionando lei e tutta la platea.

Presentazione_libro_Ornella_Gnecchi_Maggianico_2023

Soddisfatta Ornella Gnecchi che ha ringraziato il numeroso pubblico intervenuto, l’Associazione Alde di Maggianico e il gruppo alpini Monte Magnodeno di Maggianico, per il sostegno ed il supporto alla pubblicazione del libro.

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“Da quando ho iniziato ad interessarmi del vissuto della cittadina in cui sono nata e cresciuta – scrive Ornella Gnecchi nella prefazione a “Missirano e la sua storia” – ho avuto modo di intervistare e ascoltare diverse persone. Le loro testimonianze mi hanno dimostrato quanto sia importante la memoria, perché è proprio attraverso la memoria che chi non c’è più torna a vivere e che fatti, usanze e tradizioni possono essere tramandate”.

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Ai lettori presenti e futuri di “Missirano e la sua storia” l’augurio del sindaco Gattinoni (tratto dalla Prefazione al volume) “di una buona lettura con l’invito a far conoscere anche ad altri la ricchezza dei nostri luoghi”.