“Continente Italia nasce con l’aumento dei flussi migratori di inizio Anni ’90, e sorge da una semplice domanda che diverse realtà del territorio si sono poste: ‘Cosa possiamo fare?’ “
LECCO – Se i primi passi sono stati compiuti nel lontano 1989, è nell’anno 1993 che Continente Italia inizia a proporre in modo programmato un vero e proprio calendario di attività coinvolgendo anche il mondo della scuola.
Da allora sono passati 30 anni e il sodalizio che sta sotto l’ala di Arci Lecco – Como per quanto concerne la parte amministrativa e di segreteria, festeggia 30 anni di impegno sociale, culturale, educativo e didattico a favore dei diritti degli immigrati e dell’uguaglianza, declinandosi nel corso del tempo nel mondo scuola, attraverso incontri ed eventi che abbracciano temi molto più ampi e variegati come quelli della cooperazione, della pace, del rispetto dell’ambiente, delle nuove tecnologie, dei cambiamenti sociali, della storia e dei diritti.
A riavvolgere il nastro di questi 30 anni di attività è Maria Andreotti ex professoressa e coordinatrice di Continente Italia.
“Continente Italia nasce con l’aumento dei flussi migratori di inizio Anni ’90, e sorge da una semplice domanda che diverse realtà del territorio si sono poste: ‘Cosa possiamo fare?’. Da qui l’idea di riunirsi per cercare di trovare risposte utili e dare un supporto a queste persone favorendone l’integrazione. Tra i principali attori ci furono: Acli, Arci, Associazione Equosolidale Lecco, Associazione Italia Nicaragua, Associazione Senegalesi Lecco, Auser, Caritas Decanale, Cgil sportello solidarietà, Circolo Amsicora, Comunità di via Gaggio, Crams, Legambiente, Rete Radiè Resch, PDS e Verdi”.
Mentre tra coloro che tirarono le fila di questa collaborazione con la nascita di Continente Italia, Maria Andreotti ricorda: “Rosi Granata, Giuseppe Conti, Luciano Gualzetti, Alessandro Manzoni, Paolo Dell’Oro, Raouf Gharbia, Henriette Peoria e i rappresentanti dei tre sindacati confederali. Ricordo che si iniziarono ad organizzare degli incontri, ci muovemmo anche su un piano meno formale, organizzando per esempio un torneo di calcio. Si diede il via ad un’iniziativa culturale coinvolgendo le librerie di Lecco con una settimana dedicata alla letteratura dei paesi extraeuropei e ancora iniziammo ad avere rapporti con le comunità dei migranti per affrontare il problema delle sanatorie. Inoltre si svolse tutto un lavoro con le istituzioni, il Comune e il Comprensorio lecchese. Successivamente iniziammo a colloquiare con il mondo della scuola, organizzando incontri nei quali venivano affrontate diverse tematiche, eventi che si svolgevano solitamente all’allora Cinema Europa o direttamente negli istituti scolastici”.
Da 30 anni ad oggi molto è stato fatto e in parte la situazione è cambiata: “Molte delle realtà con cui inizialmente abbiamo collaborato hanno intrapreso le proprie strade, ognuna con le proprie peculiarità e specializzazioni. Oggi Continente Italia si è focalizzato sul mondo della scuola, proponendo un calendario ricco e variegato, senza tuttavia perdere di vista la mission iniziale e proseguendo l’attenzione di sempre con i migranti ha però introdotto, introducendo e affrontando anche tematiche come quelle della fragilità, dei diritti dei lavoratori e dell’equosolidale”.
Un traguardo, quello dei 30 anni che Continente Italia ha voluto festeggiare in modo “non autocelebrativo”, come ha sottolineato la stessa Maria Andreotti proponendo assieme ad altri due gruppi 4 eventi.
Ad illustrare il programma è Daniele Vanoli del Comitato Provinciale di Anpi Lecco che ne ha curato il progetto insieme a Continente Italia e al Movimento per la Cooperazione Educativa di Lecco.
“Abbiamo voluto focalizzare l’attenzione sulla scuola e sui tre articoli costituzionali che determinano e garantiscono il diritto all’istruzione nel nostro Paese il 3, 33 e 34 – ha sottolineato Vanoli – Rivolgendoci così agli insegnanti con l’ambizione di stimolarli vero una scuola senza ostacoli e aperta a tutti”.
Ne è nata una rassegna con 5 appuntamenti, il primo dei quali si è già tenuto lo scorso 18 maggio presso l’Istituto Parini di Lecco dal titolo ‘La scuola nella Costituente e nella Costituzione’ curato da Angelo de Battista di Anpi Lecco.
“Il 25 maggio – ha poi proseguito Vanoli – abbiamo dedicato un incontro alla figura di Mario Lodi e al suo modello di scuola, evento che si è tenuto nell’aula magna dell’istituto Stoppani’. Il terzo appuntamento è in calendario per l’8 giugno e lo dedicheremo allo ‘Jus soli’ e vedrà l’intervento di Fulvia Antonelli ricercatrice del Dipartimento di Scienze dell’Educazione ‘Giovanni Maria Bertin’ dell’Università di Bologna con la partecipazione dei giovani del centro culturale Assalam di Lecco. Quindi il 18 giugno chiuderemo con un doppio appuntamento, la mattina all’Ostello del Monte Barro si terrà un laboratorio di scrittura collettiva con le insegnanti della Rete Barbiana 2040, mentre il pomeriggio, alle 17, presso lo Spazio Teatro Invito ci sarà lo spettacolo teatrale aperto dal titolo ‘Cipì il gioco del teatro’ realizzato da Campsirago Residenza di Anna Fascendini con Sara Milani e vedrà il coinvolgimento dei bambini che diventano protagonisti dell’evento performativo”. (Qui l’intero programma e le modalità per le iscrizioni).
Una rassegna con la quale Continente Italia festeggia sì il trentennale ma lo fa proseguendo nel solco del proprio cammino. E lo fa con maggior esperienza e consapevolezza essendo divenuto, di fatto, anche un piccolo osservatorio capace di fotografare le problematiche legate all’immigrazione che ancora sussistono nella nostra società, a cominciare da quelle che si incontrano nelle scuole.
“Un problema su tutti è quello della lingua – spiega Maria Andreotti – Le scuole fanno fatica a seguire questi ragazzi, a volte manca il personale, altre volte non sono ancora ‘attrezzate’ nonostante la lingua sia un elemento essenziale per il successo del processo d’integrazione degli immigrati. La scuola resta un luogo di inclusione determinante e la lingua è solo uno dei problemi principali che vanno ancora risolti”.
La strada è ancora lunga, Continente Italia lo sa, e i 30 anni di attività non sono un traguardo, ma un nuovo punto di partenza per affrontare nuove sfide.